REGGIO CALABRIA  – «Appare di fondamentale importanza, per la Regione, per il bacino del Mediterraneo e per le prospettive che si possono determinare la riunione dei ministri del Commercio che oggi e domani si tiene nella nostra Calabria.

Occorre però che accanto all’enfasi determinata dall’evento, ai sorrisi, alle strette di mano e alla discussione sul futuro del commercio siano poste le basi per due importanti e, oserei dire, irrinunciabili obiettivi:

  • una metodologia di lavoro sempre più giusta ed equa sia tra gli addetti del settore che nei mercati da cui si attingono le materie prime e, spesso, i prodotti finiti;
  • la creazione di solidi pilastri affinché la valorizzazione delle potenzialità calabre diventino concrete e realizzabili».

Queste le affermazioni del Presidente dell’Osservatorio contro le discriminazioni nei luoghi di lavoro, Ornella Cuzzupi, nel commentare l’importante appuntamento di oggi e domani a Villa San Giovanni

La stessa Cuzzupi continua: «Il Ministro Tajani, il Presidente Occhiuto e il Presidente Mancuso hanno delineato in questi giorni diversi importanti aspetti relativi all’evento. La stessa valenza del Mediterraneo assume, in un tale contesto, un’importanza primaria per il commercio in generale, per la nostra realtà territoriale e per il meridione tutto. Così come pure importante appare il tentativo di assicurare una politica paritaria tra i vari partner a livello di commercio internazionale».

Proprio analizzando tali aspetti «appare sempre più importante il segnale che la regione Calabria ha voluto lanciare con l’istituzione dell’Osservatorio contro le discriminazioni nei luoghi di lavoro. Un esempio che, a mio avviso, dovrebbe essere preso come guida nel richiedere con determinazione, a tutti i Paesi che puntano ad un serio sviluppo commerciale, una tipologia di lavoro scevra da discriminazioni e con idonei meccanismi di difesa».

«Ci rendiamo conto – continua il Presidente dell’Osservatorio – che prendere in esame certe circostanze è particolarmente complesso e, in determinati contesti, può persino apparire non appropriato; ma se veramente vogliamo cambiare in meglio il nostro domani e quello delle generazioni future non possiamo voltare la faccia mentre vengono messe in atto, nelle nostre realtà e in contesti vicini, deprecabili procedure produttive che sviliscono donne e uomini sull’altare del mero interesse.

Mi sento quindi d’invitare chi ha tanto lavorato per questo appuntamento, le personalità politiche presenti, gli operatori del settore che desiderano una competizione leale e corretta, a mettere sul tappeto anche argomenti relativi ai metodi di lavoro applicati e alla lotta alle discriminazioni nei processi che vanno dalla creazione del prodotto sino alla vendita».

Infine: «In Calabria, grazie alle intuizioni dei presidenti Occhiuto e Mancuso, stiamo operando per creare qualcosa di stabile e permanente. Si faccia in modo di esportare questo sforzo verso scenari più ampi e, forse, miglioreremo di tanto anche il domani»

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