Una immagine di Cassano allo Ionio

CASSANO ALLO IONIO – «Le contrade del Monte, che ricadono nei Comuni di Cassano Allo Ionio e Castrovillari, servite dall’acquedotto dell’ex Consorzio di Bonifica di Mormanno, stanno affrontando una grave crisi idrica che puntualmente si ripete da anni in estate».

A denunciare il disagio l’Associazione ArticoloVENTUNO

In particolare «Iotte, Maroglio, Salituri, Giastreta, Cannella e Fiego sono tra le più colpite, dove interi nuclei familiari sono costretti davvero a razionalizzare drasticamente con il contagocce l’uso dell’acqua potabile, un bene primario essenziale per la vita quotidiana».

Questa situazione «insostenibile che si protrae da anni impone ai residenti, tra i quali anche diversi allevatori, ed ai tanti villeggianti di affrontare difficoltà immense per approvvigionarsi di acqua, ricorrendo spesso a soluzioni di fortuna come bidoni o autobotti private».

E, ancora: «Nonostante le altissime tariffe imposte per un bene che dovrebbe essere di tutti, l’acqua viene fornita a singhiozzo, nella migliore delle ipotesi, per poche ore ogni tre giorni, salvo ulteriori disagi dovuti a guasti alle pompe o svuotamento dei serbatoi».

Le famiglie e i lavoratori delle zone interessate, «già duramente provati in alcuni casi dalle loro attività quotidiane, meritano di poter accedere costantemente a un servizio idrico affidabile. L’acqua è un bene necessario per l’igiene personale e l’uso domestico, ancor di più nel periodo estivo. Non possiamo più attendere i lunghi tempi della burocrazia sperando che l’acquedotto passi magari sotto la gestione della nuova Autorità Regionale (Arrical)».

È indispensabile «un’azione immediata e risolutiva. Pertanto, chiediamo con forza che il Comune di Cassano Allo Ionio, in stretta collaborazione con il Comune di Castrovillari, promuova una forte iniziativa presso l’ex Consorzio di Bonifica di Mormanno».

L’obiettivo deve essere chiaro: «trovare una soluzione definitiva che garantisca a tutte le famiglie un accesso regolare e sufficiente per uso domestico all’acqua pulita direttamente dai loro rubinetti. È un diritto fondamentale che non può più continuare ad essere negato».

Infine: «Invitiamo le autorità competenti – in primis il Sindaco di Cassano che glissa sui problemi e si rifugia in offensivi epiteti verso chi, come noi, non la pensa come lui –  a rispondere prontamente a questa richiesta che viene dal basso e porre fine a un’emergenza che compromette seriamente la qualità della vita di numerosi cittadini e, inevitabilmente, lo sviluppo del turismo e dell’economia della nostra bella collina».

stefaniasapienza@calabriainchieste.it