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“Unità e Rinascita” critica la nuova giunta cetrarese e accusa di nuovo il Pd: s’è opposto al “radicale cambiamento”

«A distanza di quattro anni si raccolgono le briciole e nasce un governo della città all'ombra di Forza Italia e politicamente rappresentato dall'asse Pd - Fratelli d'Italia»

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Il Comune di Cetraro

CETRARO (Cs) – Dopo la dura presa di posizione contraria da parte del Partito socialista di Cetraro, la nuova giunta comunale, nominata di recente dal sindaco Ermanno Cennamo, fa storcere il naso anche agli ex alleati, il gruppo Unità e Rinascita, della ormai defunta coalizione di maggioranza “Cambiamo Cetraro”, vincitrice delle comunali del 2020.

Il gruppo punta di nuovo l’indice contro il Pd colpevole di essersi opposto al “radicale cambiamento” proposto dal movimento.

«Finalmente la montagna ha partorito il topolino. Questo Unità e Rinascita lo dice nel massimo rispetto delle persone che compongono “la nuova “giunta – attacca il gruppo –  alle quali esprimiamo la nostra solidarietà per il gravoso compito che si assumono in un contesto difficile e drammatico come quello che sta vivendo Cetraro.

Tutto l’impegno, da noi profuso, e le proposte fatte per un radicale cambiamento che contribuisse a garantire alla nostra città quello sviluppo socio-economico e culturale che merita, sono cadute nel vuoto per responsabilità diretta del Pd». 

Il partito «che guidava il coordinamento di maggioranza e del sindaco ha avversato, sistematicamente, qualsiasi nostra proposta – accusa Unità e Rinascita – A distanza di quattro anni, si raccolgono le briciole e nasce un governo della città all’ombra di Forza Italia e politicamente rappresentato dall’asse Pd – Fratelli d’Italia visto che gli altri componenti dell’esecutivo lo sono a titolo personale.

La nostra non è una critica gratuita – sottolinea Unità e Rinascita – ma la presa d’atto di un fallimento che ha portato il nostro amato paese al degrado e senza nessuna prospettiva di sviluppo.

È con profondo rammarico – conclude il movimento – che vogliamo richiamare la mancata realizzazione di un progetto politico da noi proposto e condiviso dalle minoranze consiliari (escluso Noi Moderati) pronte ad assumersi, con grande senso di responsabilità, l’impegno diretto nella gestione amministrativa.

Consapevoli del momento difficile e drammatico che Cetraro vive e per avviare in maniera unitaria, un processo di risanamento socio-economico e culturale teso a ricucire un tessuto sociale del tutto sfilacciato».

fiorellasquillaro@calabriainchieste.it