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Lo spoke Paola-Cetraro è il primo centro della Calabria per impianto di pacemaker senza fili “Aveir Vr” (VIDEO)

Si tratta di un rivoluzionario pacemaker monocamerale senza fili di Abbott, approvato per il trattamento di pazienti con bradicardia. Quattro gli interventi già effettuati a Paola

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Il reparto di Cardiologia - Utic di Paola

PAOLA (Cs) – Riflettori nuovamente puntati sul reparto di Cardiologia dello Spoke Paola – Cetraro, diretto dalla primaria Maria Teresa Manes, che ha recentemente impiantato su pazienti cardiopatici il sofisticatissimo pacemaker senza fili Aveir (Abott).

Dopo l’abbattimento delle liste d’attesa, grazie agli ambulatori di Paola e Cetraro sempre operativi (https://www.calabriainchieste.it/2024/07/12/il-reparto-di-cardiologia-dello-spoke-paola-cetraro-abbatte-le-liste-di-attesa/) ecco dunque arrivare un’altra bella e importante notizia: lo Spoke Paola – Cetraro è il primo centro della Calabria per impianto di pacemaker senza fili Aveir (Abott).

Quattro gli interventi già effettuati a Paola.

Seguono l’Ospedale di Crotone con due pacemaker impiantati e Castrovillari con tre.

In particolare, si tratta di un rivoluzionario pacemaker monocamerale senza fili di Abbott, approvato per il trattamento di pazienti con bradicardia.

Aveir Vr è l’unico pacemaker al mondo senza elettrocateteri, dotato di un’esclusiva capacità per valutarne il corretto posizionamento prima del rilascio definitivo nel sito di impianto, ed è specificamente progettato per essere recuperato in caso di evoluzione delle esigenze terapeutiche o sostituzione.

Aveir Vr viene posizionato nella cavità ventricolare destra con una procedura mini-invasiva per via transcatetere con approccio transcutaneo mediante una piccola incisione nell’inguine.

La stessa, che può essere eseguita in anestesia locale, non prevede l’uso di elettrocateteri e non lascia cicatrici esterne. Inoltre, non richiede la creazione di una tasca visibile nell’area del torace.

I nuovi device, infatti, possono essere introdotti direttamente nella cavità cardiaca, passando attraverso la vena femorale, con una procedura chirurgica interventistica, senza quindi nessuna apertura della cute, nessuna cicatrice e nessun rischio di incorrere nelle problematiche che un atto operatorio può comportare.

L’assenza di fili, inoltre, riduce la possibilità che il sistema vada incontro a malfunzionamenti legati al danneggiamento dei cavi o infezioni, e la batteria a lunga durata può assicurare al dispositivo una durata superiore a quella standard, in media di 18/20 anni.

La Cardiologia di Paola continua a registrare successi, dunque, «grazie anche al processo di crescita – è stato fatto notare – avviato dal direttore generale dell’Asp di Cosenza, Antonio Graziano, coerentemente con la mission indicata e condivisa col presidente Roberto Occhiuto: normalizzare e rendere attrattiva, con servizi efficaci, efficienti e qualitativamente elevati, la nostra sanità».

Un reparto, quello dello Spoke Paola – Cetraro, che per potersi definire davvero completo ed efficiente necessita del Servizio di Emodinamica.

I lavori presso il Presidio Ospedaliero “San Francesco” di Paola sono stati ultimati da diverso tempo. Si è in attesa di una modifica del Piano aziendale per poter partire a pieno regime.

Modifica che, stando alle rassicurazioni fornite in ambienti regionali, dovrebbe arrivare molto presto. Anche perché altrimenti non avrebbe avuto alcun senso dare il via libera per l’acquisto dei macchinari, per l’assunzione di personale specializzato e per l’ultimazione dei lavori se non ci fosse stata la volontà di completare l’iter burocratico.