PAOLA (Cs) – L’Amministrazione comunale della “nuova era” di Giovanni Politano si è appropriata dell’ennesima opera dei predecessori (giunta Perrotta), l’asse fluviale Marina-Santuario (https://www.calabriainchieste.it/2024/07/24/asse-fluviale-marina-santuario-consegnato-il-cantiere-alla-ditta/), interferendo comunque negativamente sull’iter, visto che sono passati oltre due anni per definire la progettazione e l’appalto dei lavori.

E’ questo il senso di una nota di chiarimento giunta nella redazione di Calabria Inchieste, trasmessa dall’ex amministrazione comunale.

Una nota adombra anche sospetti sulla effettiva realizzazione del progetto così come concepito originariamente.

Ma andiamo con ordine.

Ecco la presa di posizione dell’ex amministrazione comunale.

«La consiliatura precedente volgeva alla fine e l’amministrazione uscente a guida Roberto Perrotta nella villetta adiacente al torrente S Francesco presentava il progetto relativo all’asse fluviale di collegamento tra la marina di Paola ed il Santuario.

Ricordiamo, per chi ha poca memoria, il consulente progettuale Arch. Angelo Siciliano e l’assessore Marianna Saragò che elaborarono l’idea progettuale nonché la predisposizione delle schede per ottenere il finanziamento.

Lo stesso Arch. con l’ex Sindaco e la giunta presentarono al numeroso pubblico presente, il progetto in tutti i suoi aspetti tecnici ed vantaggi che ne sarebbero derivati da quell’intervento. Intervento che privilegiava, visto i luoghi interessati, le tradizioni di culto.

Stiamo parlando dell’ennesimo finanziamento ottenuto dalla quella Amministrazione che ora, la cosiddetta “nuova era” se ne appropria senza fare alcun cenno alla genesi dell’opera dal finanziamento alla realizzazione.

Siamo ovviamente contenti che si realizzi l’opera certo ci chiediamo come mai sono passati oltre due anni per definire la progettazione e l’appalto dei lavori?

Ci piacerebbe avere maggiori dettagli del progetto e speriamo che non ci si limiti a predisporre camminamenti e parchi per lo sgambettamento dei cani o campi di padel e calcetto! Speriamo proprio di no visti i luoghi interessati».