FUSCALDO (Cs) – Una sorta di “pacco” potrebbe essere rifilato ai cittadini fuscaldesi sulla vicenda della nuova rotatoria da costruire – come da annuncio del sindaco – allo svincolo statale 18-Sant’Antonio: tanti bei soldini certi ai progettisti, ma carenza totale di copertura finanziaria per l’opera.
E’ quanto emerge da un’analisi dell’avvocato Luigi Suma alla luce degli atti, da cui ci si attenderebbe un chiarimento del sindaco Giacomo Middea, ossia una replica documentata e certificata.
Ecco cosa ne pensa il professionista fuscaldese: «Di tanto in tanto, dal sito del Comune di Fuscaldo si vedono riapparire le immagini della “rotatoria statale 18 – Sant’Antonio”, opera fortemente pubblicizzata durante la campagna elettorale dall’attuale amministrazione comunale di cui è innegabile sia l’interesse pubblico che la sua necessità per porre fine alle diverse problematiche stradali verificatesi nel corso degli anni.
Tuttavia, a voler dare un’occhiata ai vari passaggi che sono stati consumati dai funzionari comunali su input dell’organo politico, qualche conticino sembra non tornare tanto da far sorgere qualche dubbio sulla possibilità che l’opera venga effettivamente realizzata, cosa che non è garantita dall’avvenuta aggiudicazione della gara di progettazione in favore dei tecnici esterni per la somma di euro 117.967,64 oltre iva e oneri fiscali, il tutto a carico delle casse comunali.
Pertanto, sorgono alcune domande in merito.
Innanzitutto, sarebbe da capire da dove l’amministrazione comunale intenterebbe rinvenire le risorse economiche necessarie a finanziare un’opera del genere il cui costo è stato stimato in euro 2milioni oltre oneri e spese varie e che, pertanto, porterebbe ad un costo totale di circa euro 3milioni su di un tratto di strada di proprietà dell’ANAS.
In buona sostanza, sarebbe da capire se vi è o meno la fattibilità economica dell’opera, tenendo conto dell’iter amministrativo adottato dal Comune:
Con deliberazione di Giunta comunale n. 34 del 31/03/2024, veniva approvata la proposta di indirizzo per la realizzazione della “rotatoria”, avanzata dalla Responsabile del Settore Tecnico la quale, tra le altre cose, prospettava all’organo politico che a seguito dell’atto di transazione approvato con delibera di Giunta comunale n. 103/2022, l’Ente avrebbe usufruito di un importante risparmio economico con contestuale svincolo delle rimanenti somme e che l’opera sarebbe stata prevista nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche 2023/2025, nell’elenco annuale 2023 del DUP (documento unico di programmazione 2023/2025) e nel Bilancio di Previsione 2023/2025.
Ma iniziamo proprio dalle somme risparmiate e che sarebbero state svincolate alle quali si riferisce l’ing. Di Stio quando richiama la deliberazione di Giunta comunale n. 103/2022.
Invero, detta deliberazione comunale approvava un atto di transazione tra un privato cittadino ed il Comune in relazione ad un vecchio contenzioso giudiziario con il quale si stabiliva – a conclusione del giudizio – il pagamento di una somma di euro 60.000,00 a fronte di euro 700.000,00 inizialmente pretesi dal privato nel giudizio civile.
Detto pagamento veniva eseguito utilizzando quelle somme (euro 859.382,83) che erano state trasferite dall’O.S.L. in favore del Comune al solo fine di pagare i residui debiti derivanti dal dissesto finanziario tanto da imporvi un vincolo di destinazione e l’obbligo di informazione ai commissari prefettizi stessi per il pagamento dei conteziosi ancora pendenti, vincolo di destinazione, tra l’altro, ulteriormente disposto anche mediante la determinazione n. 360 del 18/10/2021 dal Responsabile del Settore.
A questo punto, avendo l’ing. Di Stio avanzato una proposta di indirizzo alla Giunta comunale per la realizzazione di una “rotatoria” dal costo di euro 2.000.000,00 oltre spese e oneri, facendo espresso riferimento al solo risparmio economico avvenuto a seguito di una transazione e, quindi, alla residua somma di circaeuro 700.000,00 tra l’altro, vincolata e non si capisce sulla base di quali presupposti sarebbe stata svincolata e, comunque, pur volendo dare per buono lo svincolo di quella somma, non è dato capire da dove verrebbero attinte le rimanenti risorse economiche per la realizzazione dell’opera.
Al momento, almeno dagli atti visibili, non risulta alcuna copertura finanziaria dell’opera.
Passando, poi, alla previsione dell’opera nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche 2023/2025 e nell’elenco annuale del Documento Unico di Programmazione 2023/2025 non è dato trovare alcunché in merito e, di conseguenza, non troviamo somme impegnate nel Bilancio di Previsione 2023/2025.
Tutto ciò vuol dire che, al momento, la “rotatoria S. Antonio”, contrariamente alla pubblicità lanciata dall’amministrazione Middea, è un’opera destinata a restare sulla carta la cui progettazione, però, dovrà essere pagata a prescindere dalla sua effettiva realizzazione».