Home Calabria Consorzi di Bonifica, TFR spariti nel nulla: «dramma sociale» per numerose famiglie

Consorzi di Bonifica, TFR spariti nel nulla: «dramma sociale» per numerose famiglie

Gli ex consorzi hanno bruciato oltre due anni di trattamento di fine rapporto ai lavoratori. Banche e istituti di credito si stanno scagliando contro tante famiglie calabresi. E' un dramma sociale

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CATANZARO – Il trattamento di fine rapporto (Tfr) di tantissimi lavoratori in quiescenza degli ex consorzi di bonifica calabresi sembra essere sparito nel nulla, determinando un vero e proprio «dramma sociale», con istituti di credito e finanziarie nei cui confronti erano in corso rapporti di finanziamento che ora “vessano” questi padri di famiglia con diffide e decreti ingiuntivi.

E’ il paradosso-Calabria. E’ quanto sta avvenendo a danno di tanti operai idraulico forestali ex dipendenti del Consorzio di Bonifica Integrale dei Bacini del Tirreno Cosentino, oggi in liquidazione, ma anche tanti loro colleghi di altri consorzi collocati in quiescenza negli anni 2021, 2022 e 2023.

Ovviamente i Consorzi di Bonifica non hanno provveduto neanche a versare alle varie banche e finanziare quella parte di Tfr necessario all’estinzione dei debiti.

Questi padri di famiglia hanno percepito solo una parte del trattamento di fine rapporto del 2021, perdendo le restanti consistenti somme di denaro relative a 2022 e 2023.

Il trattamento di fine rapporto, com’è noto, è determinato dall’accantonamento, per ogni anno di servizio, di una quota della retribuzione annua e dalle relative rivalutazioni.

Trattasi di credito che sorge con la costituzione del rapporto, matura nel corso dello svolgimento del rapporto, diventa esigibile alla cessazione di questi; nel caso di privati (Consorzi di Bonifica), deve essere erogato dalla data di messa in quiescenza nei tempi tecnici necessari, nella considerazione che lo specifico aspetto non è regolato nel Ccnl di categoria applicato.

Ma questi lavoratori non hanno ricevuto nulla, nonostante i tanti solleciti.

Oggi la situazione rappresenta un vero e proprio dramma sociale per le famiglie degli ex impiegati del consorzio, quasi tutte mono reddito.

Le finanziarie stanno infatti agendo direttamente mediante trattenuta diretta sulla pensione ovvero surrogando le assicurazioni nelle proprie ragioni le quali stanno ottenendo decreti ingiuntivi per l’intera somma residua dei finanziamenti con il rischio concreto che vengano aggrediti anche le abitazioni degli ex dipendenti con azioni esecutive.

Dette famiglie, che già hanno difficoltà ad arrivare alla metà del mese nonostante le rinunce già in essere in relazione ai bisogni primari (cure, vitto…), rischiano di subire anche la mortificazione di vedere aggrediti i risparmi di una vita, catapultati in una situazione di profondo sconforto

E’ quindi urgente che gli ex consorzi provvedano all’immediato pagamento di quanto dovuto ai lavoratori, tanto più che Regione e Consorzio Unico della Calabria non hanno ancora inteso adottare alcun provvedimento formale in relazione ai trattamenti di fine rapporto maturati e maturandi.