Panorama di Cetraro

CETRARO (Cs) – Il prete della Parrocchia San Benedetto Abate di Cetraro, don Francesco Lauria punta i piedi sul concerto di Salvatore Benincasa, in programma per il 20 agosto, diffida l’associazione S. Lucia Aps a cancellare l’evento pena la revoca della concessione in uso gratuito del campetto sportivo “Guglielmina Marina”. La presa di posizione viene espressa in una missiva di fuoco inviata anche al Prefetto di Cosenza, al Questore, al sindaco, al comandante della Stazione Carabinieri. 

Dopo l’articolo pubblicato in esclusiva da Calabria Inchieste, dunque https://www.calabriainchieste.it/2024/08/17/cantante-che-inneggia-ai-clan-si-esibira-a-cetraro-nel-giorno-in-cui-si-onora-losardo/, il parroco ed i politici cetraresi all’unanimità hanno manifestato la decisione di voler cancellare l’evento. 

«Gentili Signori,
con la presente in qualità di legale rappresentate e parroco pro tempore della Parrocchia San Benedetto Abate in Cetraro, nonché comodante del terreno sito in c.da S. Marina nel quale sorge un campetto sportivo denominato “Guglielmina Marini”, concesso in comodato d’uso gratuito per un numero di dieci/10 anni, all’Associazione S. Lucia APS mediante scrittura privata in data 16 giugno 2021, nel condividere la presente con l’intero Consiglio Pastorale, intende esprimere la Sua posizione riguardo alla scelta del cantante Salvatore Benincasa, per l’evento organizzato dall’Associazione sopra citata “Delizie sotto le stelle”».

Fatta premessa «dell’apprezzamento del lavoro che l’associazione svolge nel territorio e dell’iniziativa, che da anni viene sostenuta dall’Associazione con finalità sociali e di promozione della cultura calabrese, riteniamo doveroso dichiarare di non essere promotori dell’iniziativa e di prendere le distanze dalla selezione dell’artista sopra citato».

Tale decisione «scaturisce alla luce di quanto in questi giorni viene affermato dall’uditorio comune e da quanto appreso dagli organi di stampa, della scelta di un cantante noto per l’interpretazione dei brani che inneggiano a comportamenti contrari ai valori sociali che riteniamo fondamentali per lo sviluppo umano, sociale ed etico della nostra comunità».

E, ancora: «La cronaca giudiziaria relativa al suddetto cantante riporta, infatti, di un personaggio non in linea con canoni di legalità e sana crescita che sono tutelati, valorizzati e promossi nelle attività parrocchiali, come dimostrato da altri spettacoli già cancellati in Calabria direttamente dalle Autorità o su invito delle stesse, dalle posizioni emerse in sede inquirente o – ancora – dalle esibizioni congiunte con altri cantanti che per tutto il sud Italia hanno visto vietate le esibizioni per ragioni connesse a quelle sopra indicate».

Da diversi anni, «abbiamo fatto la scelta di scendere in campo per promuovere la cultura della legalità, occupando gli spazi del nostro territorio con eventi dedicati, come lo scorso 30 giugno ospitando la reliquia del Beato Giudice Livatino, ucciso dalla mafia, con l’iniziativa svolta in piazza del Popolo organizzata dal gruppo giovani dell’Oratorio “Costruttori di Bellezza”», pertanto «riteniamo che manifestazioni di questo genere, con artisti che non sposano i nostri valori, non possano essere in alcun modo supportate».

Ecco perché «invitiamo con fermezza l’Associazione a riconsiderare la propria scelta annullando il concerto e mostrandosi in linea con i valori sani sopra espressi, in caso contrario la
Parrocchia San Benedetto Abate, non supporterà in alcun modo tale manifestazione e si
appellerà agli articoli 3 e 9 del comodato d’uso relativamente al bene concesso che
citiamo testualmente: – art. 3 Il Comodatario espressamente accetta il comodato concesso, al fine di
provvedere alla cura, alla gestione, alla tutela, e alla valorizzazione del campo sportivo
“Guglielmina Marini” e dell’area circostante per come sopra identificata, nell’esecutivo
interesse della collettività parrocchiale e senza scopo di lucro promuovendo, nello
svolgimento delle proprie attività, i valori della legalità e della solidarietà. – art. 9 Nel caco in cui, durante il periodo di validità della presente, il Comodatario cessi la propria attività, o si sciolga, o non rispetti uno o più degli impegni assunti, i beni dati in comodato d’uso a titolo gratuito rientreranno nella immediata e diretta disponibilità del Comodante. La presente vale come formale diffida e messa in mora ai sensi del codice civile».