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Converso (Prc) e il docufilm su Losardo: «Non abbiamo necessità di lavarci il viso con un filmato»

«A questa manifestazione i comunisti sono stati invitati con un lustro di ritardo, sembra evidente che volutamente sia stato escluso proprio il Partito che più ha voluto lavorare per sapere, denunciare e formare i sempre più inconsapevoli giovani del Tirreno»

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Massimo Converso

CETRARO (Cs) – «Non abbiamo necessità di lavarci il viso con un filmato». Dura presa di posizione del presidente dei circoli Prc del Tirreno cosentino Massimo Converso in merito alla presentazione del docufilm sul delitto dell’illustre vittima di ‘ndrangheta Giannino Losardo che si terrà domani 20 agosto dal porto di Cetraro.

«A questa manifestazione i comunisti sono stati invitati con un lustro di ritardo – lamenta Massimo Converso – sembra evidente che volutamente sia stato escluso proprio il Partito che più ha voluto lavorare per sapere, denunciare e formare i sempre più inconsapevoli giovani del Tirreno.

Il Partito che maggiormente ha incalzato la Magistratura in questi anni di sempre più spiccato celebrazionismo ed apparenze, mentre la cosca nel luglio lo scorso luglio, addirittura, ha utilizzato, impunita, un’arma da guerra per evidenziare il controllo del territorio e per dare un segnale preciso che l’età avanzata del gran capo non ha abbassato il livello di fuoco per il controllo dei vari mercati del Tirreno.

Intanto – incalza Converso – il “Comitato Antindrangheta Tirreno Cosentino” scandagliava il contesto dell’assassinio Losardo, pur senza mezzi economici come quelli della Rai o di altre associazioni, amiche proprio di quei partiti che appaiono come i veri ispiratori di questa passerella Partiti e organizzatori che scordavano, addirittura, l’estensore della legge nazionale, ovvero il capogruppo consiliare comunista di Cetraro, senatore Francesco Martorelli.

E, infatti, lo Studio Martorelli non è stato nemmeno invitato e tantomeno chiamato ad un tavolo preventivo in cui costruire assieme un eventuale lavoro da utilizzare sul territorio.

Il mistero ha avvolto, dobbiamo pensare non-casualmente, questa operazione, ed il detto tavolo scientifico avrebbe dovuto costituire la esiziale base di un lavoro utile non a riaprire le indagini (a questo deve pensare la Procura di Paola e non la Rai con questa misteriosa operazione di facciata), bensì a formare le nuove generazioni che continuano a dare manodopera alla cosca.

Da anni stiamo lavorando per coinvolgere le massime istituzioni scolastiche – prosegue il presidente dei circoli Prc del Tirreno cosentino (ed in alcune scuole stiamo già lavorando per l’ora permanente di educazione antindrangheta), perciò abbiamo esaminato gli atti dei consessi in cui il comunista Giannino Losardo operava e abbiamo parimenti voluto rilanciare l’eccelso operato di Francesco Martorelli, senza il quale la “legge La Torre” non esisterebbe.

Perciò stiamo denunciando che alla buona legge regionale Bova siano stati assegnati un comico fondo di risorse, noi che per primi abbiamo chiamato l’ottimo Presidente Bova sul Tirreno Cosentino dove non era mai stato. L’unico parlamentare che a Cetraro si è esposto in prima persona in questi anni è stato il deputato cosentino Alessandro Melicchio.

Stiamo anche lavorando ad un coordinamento permanente delle tre zone colpite dalla stragemafiosa di comunisti, operata dalla ’ndrangheta mezzo secolo addietro. E sia ben chiaro – conclude Converso – che i nostri circoli, maggioranza del Partito, non si riconoscono nel delegato a rappresentare il Prc alla manifestazione del 20 Agosto. Noi, già da anni, stiamo lavorando e continueremo a lavorare, a nostro rischio, sul territorio controllato dalla cosca».

fiorellasquillaro@calabriainchieste.it