CETRARO (Cs) – Crisi idrica in città. Il consigliere di minoranza Massimiliano Vaccaro accusa l’amministrazione comunale per la cattiva gestione prendendo spunto dalla contrada Santa Lucia che è un po’ lo specchio della città di Cetraro.

«Come primo punto, esaminiamo la favola della siccità che sta soltanto nei cervelli di chi ci amministra assieme ad una grande dose di oblio – esordisce subito il consigliere di minoranza Vaccaro – In primis perché il fenomeno in questione ha interessato la parte ionica della Calabria e poi, forse lo hanno dimenticato, abbiamo avuto un inverno piovoso finanche in primavera a maggio. Quindi? Di quale siccità parlate?

La ditta che gestisce il servizio non è a conoscenza della rete per la distribuzione idrica. Non ne conosce le derivazioni, i pozzetti, i punti di manovra etc. Diciamo una sorta di armata Brancaleone.

La ditta, inoltre, sta modificando arbitrariamente il sistema idrico. Un sistema che per equilibrarlo, noi della precedente Amministrazione, abbiamo impiegato 3 anni.

Lo ricordo agli smemorati – incalza l’ex assessore – a Santa Lucia sono state tagliate numerose tubazioni abusive (e non solo a Santa Lucia), una di queste collegata, nell’ambito del serbatoio, al tubo principale per la distribuzione dell’acqua potabile (certo queste cose hanno dato non poco fastidio a chi abituato a pensare solo ai propri interessi danneggiando gli altri).

Il sistema idrico di Santa Lucia, infatti, era stato equilibrato e, per ben cinque anni, ha fornito con regolarità l’acqua a tutti gli abitanti della contrada.

 Siccome conosco il circuito idrico ed i lavori che lo hanno interessato, in quanto al tempo ero assessore ai servizi ed alla manutenzione (nel bene e nel male e senza mai rinnegarlo), la ditta e gli amministratori mi dovranno spiegare perché è stata eliminata una elettrovalvola dal costo di € 3.500 e sostituita da una semplice valvola meccanica, quali ne siano state le motivazioni e chi ha dato l’autorizzazione alla modifica del circuito».

In qualità di consigliere di opposizione Vaccaro si chiede: «Chi ha autorizzato tale sostituzione? Perché? Inoltre, l’elettrovalvola ora dove si trova?». E ancora, «la ditta si avvale di personale specializzato e in regola?

Il lavoro, precedentemente e duramente realizzato, non può oggi essere distrutto da chi non conosce la rete idrica. Di tutto ciò ne saranno informati gli organi competenti.

Sarà mia cura notiziare la Procura di Paola di tutti questi fatti e circostanze – precisa il consigliere di minoranza – perché non è possibile questo pressappochismo e questa superficialità nel gestire un Comune.

Santa Lucia è stato un po’ lo specchio dell’intero paese, la cartina di tornasole. La mancanza d’acqua è stata per chiara incompetenza gestionale e i nostri cari amministratori, invece di adoperarsi a risolvere i problemi, hanno preferito la favola della siccità. Perseguendo il continuo obbiettivo di distrazione di massa con teatrini e barzellette, mentre la città sta inesorabilmente affondando.

I cittadini non hanno visto altro che tasse da questa amministrazione – accusa Vaccaro – e l’aumento più beffardo e che contestai ritenendolo illegale, è stato proprio quello sulla tariffa idrica.

Su questo aumento improprio, il revisore dei conti, nella sua relazione, redarguiva l’amministrazione dandomi indirettamente ragione.

Tutto verificabile in quanto “carta canta” (e non le stancanti chiacchiere di qualcuno), e risulta depositato agli atti del consiglio comunale e presso la caserma dei Carabinieri.

Inoltrerò, nei prossimi giorni, una richiesta a risposta scritta circa il servizio idrico e le modifiche eseguite dalla ditta – conclude Vaccaro –  volendo sapere se la stessa ha eseguito in modo arbitrario o autorizzata e, in questo caso, da chi e, in particolar modo, perché sono state sostituite elettrovalvole dal costo di € 3.500, quante ne sono state sostituite, il perché di tali sostituzioni e dove si trovano gli elementi sostituiti».

fiorellasquillaro@calabriainchieste.it