Home Calabria Ennesima rottura dell’acquedotto Sambuco di Lamezia Terme, monito di Amalia Bruni

Ennesima rottura dell’acquedotto Sambuco di Lamezia Terme, monito di Amalia Bruni

La consigliera regionale Bruni (Pd): «Urge una programmazione strutturale per risolvere la crisi idrica in Calabria»

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Amalia Bruni

LAMEZIA TERME – «Ieri moltissimi cittadini si sono ritrovati, ancora una volta, a fare i conti con la carenza idrica a causa dell’ennesima rottura dell’acquedotto “Sambuco”, che ha lasciato molte zone della città di Lamezia Terme senza acqua per 24 ore. È una situazione intollerabile, che si protrae da anni senza che siano state adottate misure concrete per risolverla».

È quanto afferma la consigliera regionale del Pd, Amalia Bruni, vice presidente della Commissione Sanità.

Questa emergenza idrica, che ormai affligge regolarmente Lamezia Terme e molte altre città della Calabria, è il risultato diretto della vetustà delle condutture.

«Le nostre infrastrutture idriche sono antiquate, soggette a rotture frequenti, e non possiamo più accettare che la risposta delle istituzioni si limiti alla gestione delle emergenze, senza alcuna programmazione a lungo termine», ha aggiunto Bruni.

Alla fine di gennaio 2024, la consigliera regionale del Pd aveva presentato un’interrogazione al Presidente della Giunta regionale sulla questione, sottolineando l’urgenza di interventi strutturali.

«Con l’istituzione dell’Autorità Rifiuti e Risorse Idriche Calabria (ArriCal) nel 2022, ci aspettavamo un miglioramento nella gestione delle risorse idriche. Tuttavia, a distanza di oltre due anni, le problematiche persistono e la qualità della vita dei cittadini è continuamente messa a rischio», ha spiegato Bruni.

L’interrogazione chiedeva chiarimenti sulle misure previste per risolvere definitivamente i continui guasti alle condutture dell’acquedotto Sambuco.

«Abbiamo bisogno di sapere se c’è un piano concreto per l’ammodernamento delle infrastrutture idriche, soprattutto alla luce dei fondi disponibili attraverso il PNRR. Ad oggi, non abbiamo ricevuto risposte soddisfacenti», ha evidenziato la consigliera.

Bruni ha anche espresso preoccupazione per l’efficacia di ArriCal, l’ente che avrebbe dovuto migliorare la gestione delle risorse idriche in Calabria.

«Nonostante l’istituzione di ArriCal, i problemi idrici continuano a peggiorare. Non possiamo permettere che la gestione delle risorse vitali come l’acqua sia così inefficace. L’acqua è un diritto fondamentale, inalienabile, e la sua mancanza costituisce una grave violazione dei diritti dei cittadini», ha affermato ancora

Bruni ribadisce, infine, l’urgenza di un intervento deciso e strutturale: «È tempo che le istituzioni prendano sul serio la crisi idrica e agiscano in modo risolutivo. I cittadini di Lamezia Terme, e di tutta la Calabria, meritano risposte chiare e azioni concrete per garantire un servizio idrico efficiente e sicuro».