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Comune di Paola: «Piano di riequilibrio è un fallimento, ora montagna da scalare»

Il magistrato istruttore della Corte dei Conti, ricevuti gli atti dal ministero, configura una situazione disastrosa e chiede informazioni dettagliate e circostanziate sullo stato di salute dei conti del Comune di Paola

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PAOLA (Cs) – E’ una presa d’atto senza precedenti, quella apparsa qualche ora fa su questo giornale (https://www.calabriainchieste.it/2024/08/28/porto-consulenze-e-lavori-pubblici-amministrazione-politano-a-valanga/#google_vignette) e relativo al «fallimento» denunciato dall’amministrazione comunale Politano in relazione al piano di riequilibrio – riferito all’operato di un suo ex assessore – finito sotto la lente di ingrandimento della procura regionale della Corte dei Conti.

Testualmente, infatti, dal Comune si prende atto: «Il piano di riequilibrio è stato un fallimento, è vero, e ora abbiamo una montagna da scalare», afferma l’amministrazione comunale in una nota. Ma, ci si chiede, a cosa ci si riferisce in particolare?

Ecco gli atti. 

Attraverso puntuale istruttoria della Sezione di Controllo per la Calabria Catanzaro della Corte dei Conti, inviata al Sindaco del Comune di Paola e all’Organo di Revisione del Comune del medesimo municipio, avente a oggetto: “Comune di Paola (Cs) – Procedura di riequilibrio finanziario pluriennale – Art.243 – bis, d. lgs. n.267 /2000. Richiesta Istruttoria”, il magistrato istruttore Maria Lepore configura una situazione disastrosa e chiede informazioni dettagliate e circostanziate sullo stato di salute dei conti del Comune di Paola.

Si evidenzia, in particolare, che con nota prot. n.0077048 del 9 maggio 2024 acquisita al protocollo Corte dei conti n. 3176 de1 10 maggio 2024, il Ministero dell’Interno ha trasmesso alla Sezione regionale di controllo la relazione della Commissione per la stabilità finanziaria degli enti locali riferita al Piano di riequilibrio finanziario pluriennale del Comune di Paola (CS) approvato dal Consiglio comunale con delibera n. 34 del 27.11.2023.

Il magistrato istruttore, esaminata la relazione ministeriale, il piano di riequilibrio approvato dal Comune e la documentazione istruttoria, ritiene dunque necessario acquisire, ulteriori elementi conoscitivi.

Intanto si chiede il bilancio di previsione 2023-2025 con dati analitici riferiti all’entrata e alla spesa per capitoli, comprensivo di tutti gli allegati normativamente previsti, delibera di approvazione e parere dell’Organo di revisione, delibere riferite alle variazioni intervenute e relativi allegati obbligatori;

Poi si chiede anche il bilancio di previsione 2024-2026 con dati analitici riferiti all’entrata e alla spesa per capitoli, comprensivo di tutti gli allegati normativamente previsti, delibera di approvazione e parere dell’Organo di revisione, delibere riferite alle variazioni intervenute e relativi allegati obbligatori.

A questo punto, la Corte dei Conti elenca i fattori di criticità e le cause dello squilibrio, alcune delle quali già note alle cronache giornalistiche perché oggetto di servizi apparsi su Calabria Ora.

Andamenti di cassa – 
Si chiede all’Ente di relazionare e fornire una analitica composizione dei fondi vincolati giacenti in cassa per ogni annualità per il periodo 2020, 2021, 2022 e 2023 (accertamenti, incassi, utilizzo, ricostituzione).

Si chiede, altresì, di trasmettere la determinazione relativa alla giacenza vincolata al 1/1/2023 e le verifiche di cassa per gli esercizi 2021/2022/2023.

E, ancora, invita l’Ente a fornire le informazioni riguardo alla quota di avanzo di amministrazione dell’importo di euro 550.278,39 applicata alla parte corrente del bilancio. Specificare la natura di questo avanzo, la provenienza, la destinazione ed i pagamenti effettuati.

Debiti fuori bilancio – 
Si chiede all’Ente di fornire le informazioni richieste, aggiornate al 2023.

Si chiede, inoltre, di effettuare un aggiornamento della situazione dei debiti fuori bilancio (di quelli riconosciuti, di quelli pagati, di quelli da pagare, ed eventualmente di ulteriori sorti a tutt’oggi), del contenzioso e dei debiti potenziali.

Spesa del personale – Si chiede all’Ente di comunicare se ricorre il caso, l’incidenza dei contratti di collaborazione autonoma, collaborazione coordinata e continuativa e di quelli di cui all’art. 110, co. 1, Tuel;

il trend di crescita o diminuzione della dotazione organica dell’ultimo triennio, con la quantificazione delle eccedenze e delle posizioni soprannumerarie;

fornire informazioni e atti relativamente alle assunzioni effettuate nell’esercizio 2022 ed eventualmente nell’esercizio 2023, nonché in merito a quelle programmate negli esercizi successi;

fornire informazioni sulla seguente affermazione della Commissione ministeriale contenuta nella relazione finale al PRFP: “non risulta adottata dalla Cosfel la decisione in ordine alla rideterminazione della dotazione organica in quanto il comune non ha completato il procedimento per consentire alla detta commissione l’esame della rideterminazione della dotazione organica”.

Organismi partecipati – Si invita l’Ente a compilare adeguatamente le tabelle.

Per quanto concerne, poi, il risanamento, la Corte dei Conti chiede al Comune, preliminarmente, di adeguare e compilare pedissequamente tutte le tabelle, fornendo tutte le informazioni in maniera chiara ed esaustiva come previsto nello schema istruttorio anche con riferimento alla sezione del risanamento.

Equilibri di parte corrente e di parte capitale – Si chiede all’Ente di compilare la tabella prevista dallo schema istruttorio nella sua interezza.

Ripiano del disavanzo – Si invita l’Ente a compilare le tabelle di cui ai punti 2.2 e 2.3 relative al cronoprogramma di rientro dell’intero disavanzo di amministrazione

Ripiano dei debiti fuori bilancio – Si chiede all’Ente di compilare la tabella  prevista dallo schema istruttorio nella sua interezza e di fornire le informazioni richieste. Si chiede inoltre di trasmettere gli atti di adesione dei creditori al piano rateizzazione considerato nel piano.

Debiti di funzionamento – Si chiede all’Ente di relazionare compiutamente sull’ammontare complessivo dei debiti di funzionamento indicando le misure adottate o programmate per la riduzione dei tempi di pagamento e dei relativi oneri

Tributi locali – Si invita l’Ente a compilare adeguatamente le tabelle previste.

Copertura dei costi dei servizi a domanda individuale – Si chiede all’Ente di relazionare compiutamente su quanto richiesto ovvero documentare le modalità con cui assicuri la copertura dei costi della gestione dei servizi a domanda individuale.

Incremento entrate correnti – Si invita l’Ente a compilare adeguatamente la tabella prevista

Revisione della spesa – Si invita l’Ente a compilare adeguatamente la tabella  e di fornire le informazioni richieste.

Accesso al fondo di rotazione – Si chiede all’Ente di trasmettere tutta la documentazione relativa alla richiesta di detto fondo, i provvedimenti di erogazione, i piani di ammortamento, i pagamenti effettuati, l’eventuale attestazione dell’apposizione dei vincoli nel fondo cassa e della costituzione di apposito Fondo nel risultato di amministrazione in caso di non utilizzo delle somme.

E ancora: “Si invita nuovamente l’ente a sostituire questa risorsa con ulteriori mezzi di copertura come già richiesto da questa Sezione di controllo con la deliberazione n. 55 del 24/5/2024”.

Al contempo, “si chiede di chiarire l’errata contabilizzazione del fondo di rotazione incassato al titolo II invece che al titolo VI nonché la sua mancata neutralizzazione».

Dismissioni immobiliari e beni dell’Ente – Si chiede di fornire aggiornamenti in ordine alle procedure di alienazione e valorizzazione degli immobili e beni dell’Ente che dovrebbero assicurare entrate dal 2025 al 2028.

Di indicare, in merito, l’ammontare delle previsioni e la loro allocazione nel bilancio preventivo 2024-2026.

Riduzione di spesa degli organi politici istituzionali – Si invita l’Ente a compilare adeguatamente la tabella prevista.

Dimostrazione dell’equilibrio finale – Si invita l’Ente a compilare le tabelle richieste dello schema istruttorio in maniera completa ed esaustiva per tutte le annualità del piano.

Le stesse dovranno contenere l’analitica specificazione e allocazione delle maggiori entrate e delle minori spese che si prevede di realizzare quali leve del risanamento e dovranno essere accompagnate da una relazione esplicativa.

Per le entrate corrente dovranno essere specificate analiticamente le previsioni inerenti i maggiori tributi propri (IMU, IMU/ICI recupero evasione, addizionale comunale all’Irpef, Imposta di soggiorno, Tassa occupazione Spazi e aree pubbliche, Tari, Tarsu – Tari recupero evasione, Proventi vendita e gestione beni, Fitti attivi, Sanzioni C.d.).

Ulteriori richieste:

Riguardo le somme riversate all’Ente dall’OSL dopo la chiusura del dissesto l’Ente nella programmazione le prevede come leva di entrata per l’importo di euro 3.752.868,00, tuttavia nel prospetto relativo alla dimostrazione dell’equilibrio, tale risorsa viene allocata per un importo complessivo inferiore, pari a € 2.675.257 di cui € 1.577.629,17 nel 2024 e € 1.097.629,17 nel 2025. Si chiede all’Ente di fornire ulteriori informazioni in merito.

Nell’allegato contenuto nella relazione al piano si prevede l’utilizzo per ogni annualità dal 2026 al 2037 di consistenti quote avanzo di amministrazione, è necessario che fornisca informazioni circa la natura di questo avanzo e la sua provenienza

Riguardo la riduzione dell’accantonamento a FCDE si chiede all’Ente se sono state avviate le procedure per migliorare la riscossione come programmato.

Relativamente alla riduzione del FGDC si chiede all’Ente di fornire maggiori notizie circa le modalità attraverso le quali intende ottenere tale riduzione di spesa atteso che negli esercizi 2020, 2021,2022 e 2023 ha fatto emergere un indicatore di tempestività di pagamento elevato pari rispettivamente a 262,51, 78, 87 e 81.

Dall’analisi del rendiconto 2023 contrariamente a quanto deliberato dall’Ente, sarebbe emerso un ulteriore disavanzo di gestione. L’Ente è tenuto a chiarire meglio tale aspetto tenendo conto, tra l’altro, che lo stesso ha incassato la prima quota del Fondo di rotazione nell’esercizio 2023 e la stessa, come già evidenziato, non risulta sterilizzata, ne tra i residui passivi ne attraverso la costituzione di apposito fondo nel risultato amministrazione.

Relativamente alle previsioni di spesa corrente di cui al bilancio di previsione 2024/2026 è stato rilevato un notevole incremento della spesa nel macroaggregato 110 – “Altre spese correnti” per cui si chiede all’Ente di comunicare l’analitica composizione di dette spese.

Relativamente al bilancio di previsione 2024/2026 è stato rilevato un notevole incremento della spesa al titolo IV “Rimborso prestiti” sia rispetto agli esercizi 2022 e 2023, come da rendiconto, sia rispetto alla programmazione del piano per cui si chiede all’Ente fornire maggiori informazioni e di comunicare l’analitica composizione di detta spesa

Resta inteso che l’Ente deve provvedere a ritrasmettere tutte le tabelle del PRFP, richieste nei vari punti e paragrafi secondo lo schema istruttorio di cui alla deliberazione 5/SEZAUT/2018/INPR, contenenti dati numerici, e aggiornate alle annualità indicate.

Il Sindaco del Comune di Paola e l’Organo di revisione del comune medesimo, ciascuno nell’ambito delle proprie prerogative e funzioni, dovranno fornire riscontro entro il termine di giorni 40 dalla ricezione della presente nota istruttoria (6 agosto).

Ecco, questo è quanto risulta dagli atti. La situazione è drammatica.