Home Calabria Cantante neomelodico, organizzatori replicano al parroco: «Non abbiamo fatto nulla di illegale»

Cantante neomelodico, organizzatori replicano al parroco: «Non abbiamo fatto nulla di illegale»

La replica di Vattimo al parroco don Francesco: «Non abbiamo ospitato un delinquente né un boss di mafia siamo noi le vittime del sistema siamo noi che siamo stati traditi»

1050
0

CETRARO (Cs) – «Si poteva parlare di scelta inopportuna ma non di atto di illegalità». 

È lo sfogo del presidente dell’associazione Aps Santa Lucia Flaminio Vattimo, postato sul suo profilo social in replica a quanto sostenuto dal parroco don Francesco Lauria sulla vicenda del concerto del cantante neomelodico Salvatore Benincasa, che in alcuni brani “strizza l’occhio” alla criminalità (https://www.calabriainchieste.it/2024/08/29/il-parroco-non-temo-il-clan-muto-temo-la-cultura-ndranghetista-ormai-radicata-sul-territorio/).

Il concerto, nonostante le polemiche, si è tenuto come da programma, in un terreno di proprietà della parrocchia in comodato d’uso gratuito all’Aps, il 20 agosto contestualmente alla presentazione, nel porto di Cetraro, del docufilm sul delitto di Giovanni Losardo.   

«Sicuramente non era opportuna la presenza di un cantante che aveva avuto semplicemente un richiamo, ma non è un esponente della malavita – precisa Flaminio Vattimo – non è un pregiudicato ed i testi sono stati revisionati dalla questura, dal prefetto la massima autorità giudiziaria e referente della legalità.

La data del 20 agosto era stata concordata a giugno, ma l’evento del compianto Losardo avviene a fine luglio e nessuno dell’amministrazione comunale o della Proloco hanno avuto la decenza di avvisarci con largo anticipo. Nei tempi giusti avremmo sicuramente cambiato data ma non così.

L’associazione – prosegue il presidente dell’Aps – ha scelto di fare esibire Benincasa poiché ha avuto il permesso dall’Arma dei carabinieri e dal prefetto in caso contrario lo avremmo annullato. Si deve parlare di inopportuno non di illegale».

Il parroco, così come aveva minacciato ha tolto il patrocinio gratuito del parco all’associazione perché è stato violato il contratto di comodato.

Ma Vattimo si difende e sostiene che il comodato non sia stato violato perché «non abbiamo ospitato alcun esponente della malavita tant’è che Benincasa non ha alcun carico pendente. Diversamente invece da chi era sul palco della presentazione del Film sul quale tutti hanno taciuto.

L’Aps Santa Lucia da quattro anni lavora per la rigenerazione urbana e sociale, grazie a noi molti ragazzi e adulti sono stati tolti dalla strada ed hanno avuto un posto dove impiegare il loro tempo tra lavoro volontario, manifestazioni, eventi.

Abbiamo promosso la marcia sulla legalità. Abbiamo pulito spiagge e promosso la cultura del bello e della legalità all’ambiente. Abbiamo donato defibrillatori alla comunità ed abbiamo collaborato sempre per promuovere anche tradizioni religiose perdute come la valorizzazione di Santa Lucia.

Abbiamo lavorato con gli scout di tutta la costa ed ospitato tanti turisti collaborando anche con il Comune e il museo dei valdesi di Guardia Piemontese.

Rispettiamo la legalità anche sugli atti e la documentazione burocratica. I nostri libri sociali sono pubblici i nostri bilanci trasparenti ogni evento ha l’autorizzazione di ogni ente ed istituzione.

Siamo persone oneste – puntualizza ancora Vattimo – nessuno di noi ha problemi con la legge il nostro statuto sociale addirittura prevede che ogni socio con precedenti giudiziarie o problemi legali deve essere espulso.

Non abbiamo commesso alcun atto contro la legalità il cantante scelto ha avuto richiami personali di cui noi non eravamo assolutamente a conoscenza. Non possiamo essere condannati così per errori non nostri – insiste ancora Vattimo – Benincasa ha avuto richiami non condanne e va sottolineato, richiami che non hanno intaccato la sua figura avendo il nulla osta dalle autorità.

Non abbiamo ospitato un delinquente né un boss di mafia siamo noi le vittime del sistema siamo noi che siamo stati traditi da chi doveva assicurarci una data prenotata da noi dandoci la priorità o dicendoci di cambiarla in tempi idonei.

Chiediamo che il provvedimento sia equo all’accaduto, possiamo concordare ogni futuro ospite degli eventi con la parrocchia, accettare il dissociarsi, ma non la revoca per illegalità poiché c’è differenza tra inopportuno e illegale.

Il contratto parla chiaro. Il cantante non ha cantato nulla che inneggiasse ad azioni o temi illegali, non è stato commesso alcun atto che miri alla società, al vivere e al rispetto comune.

Non abbiamo commesso alcun atto che danneggi la Chiesa o la comunità. Era inopportuno sì – conclude il presidente dell’Aps Santa Lucia – ma non c’è una violazione dell’articolo citato nel contratto nel momento in cui abbiamo un nulla osta. Se fosse stato illegale la prefettura avrebbe messo un veto».

fiorellasquillaro@calabriainchieste.it