EMPOLI – Una cinquantina di dottoresse e infermiere sono state spiate dentro lo spogliatoio femminile di un ospedale di Empoli, quando facevano la doccia o si cambiavano.
Tre persone – un 40enne, un 36enne e un 57enne – sono accusate di aver installato una microcamera attraverso la parete dello spogliatoio femminile.
La microcam era collegata ad un filo che, passando attraverso un muro, era attaccato ad un monitor che si trovava proprio nello spogliatoio degli addetti alla manutenzione.
I tre indagati sono tecnici di una ditta che si occupa della manutenzione degli impianti dell’ospedale ed ora rischiano fino a 4 anni di reclusione con l’accusa di interferenze illecite nella vita privata, con l’aggravante di aver commesso il fatto per “motivi abietti”.
Durante le indagini è stato usato anche il Dna per cercare tracce biologiche dei sospetti su una sonda utilizzata per cercare le rotture dei tubi, sulla quale è stato trovato proprio il Dna di uno dei 3 sospetti.