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Cosenza, “Annunziata” in sicurezza e nuovo ospedale: scatta la petizione popolare

Giuseppe Ciacco, capogruppo Pd consiglio provinciale di Cosenza: «Il governatore-commissario non può più turlupinare la città»

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Il Consigliere Giuseppe Ciaccio

COSENZA – Il consigliere provinciale di Cosenza del Pd, Giuseppe Ciacco, nell’esprimere condivisione per l’iniziativa del Pd locale di lanciare una petizione popolare in tema di sanità, in concomitanza al sit-in di protesta organizzato dagli addetti ai lavori, punta il dito contro la politica sanitaria del governatore Occhiuto, definita catastrofica, invitandolo a determinarsi di conseguenza.

«Condivido pienamente l’ulteriore provvida iniziativa assunta dal circolo PD della Città di Cosenza: quella di lanciare, in concomitanza con il sit-in di protesta organizzato davanti all’Ospedale di Cosenza, la campagna di sottoscrizione della petizione popolare per la messa in sicurezza dell’Annunziata e per la realizzazione del nuovo ospedale», spiega Ciacco.

E, nel merito, aggiunge: Noi vogliamo un ospedale sicuro sia per pazienti, sia per gli operatori.

Viceversa, nonostante la straordinaria abnegazione della stragrande maggioranza del personale medico, infermieristico e ausiliario, l’Ospedale civile dell’Annunziata, nelle condizioni date, è un autentico lazzaretto, una sorta di relitto bellico, nemmeno degno di un ospedale di Beirut.

Questa è, al di là dei servili, tronfi e vanesi proclami autocelebrativi, la cruda e drammatica realtà.

Il Pronto soccorso è stato trasfigurato in una autentica bolgia infernale, nella quale i pazienti, come dannati, sono parcheggiati (anche per una intera settimana!) in attesa di ricovero e dalla quale i Primari, in rapida successione, scappano a gambe levate.

In meno di 4 anni si sono dimessi 4 primari: un dato, assai, inquietante; una cosa del genere non è accaduta in nessun altro Pronto soccorso italiano! Senza tacere che, quel pronto soccorso, è, anche, un infernale far west, nel quale, i medici e gli infermieri, sono, quotidianamente, in pericolo, esposti alle più selvagge aggressioni fisiche.

E, quando, non sono destinatari di aggressioni fisiche, i medici e gli infermieri dell’Ospedale di Cosenza, possono essere vittime di un velenoso clima intimidatorio e vessatorio, che li costringe alla resa.

Proprio l’altro ieri, guarda caso, si è dimesso un altro primario, il direttore dell’Unità operativa complessa di Radiologia. E’ un fuggi fuggi generale, una sorta di maledetto esodo di massa! E a nulla valgono le pacchiane mistificazioni di qualche pavoneggiante valvassino!    

Il blocco operatorio è terra di nessuno, nella quale, con dissennata frivolezza, si fa il bello e il cattivo tempo. E, allora, in quel blocco operatorio, può capitare che, nell’addome di un paziente, venga dimenticata una garza di 5 cm.

E, allora, può capitare che circa 10 infermieri, in servizio presso quel blocco operatorio, avanzino, contestualmente, formale richiesta di trasferimento presso altre Unità operative, eccependo, tutti, un’intollerabile condizione di ingravescente conflittualità ambientale.

La centrale di sterilizzazione è fuori legge; è una micidiale polveriera.

La casse aziendali vengono trattate come un munifico bancomat, dal quale spillare lucrose consulenze giuridiche, anche, in favore – udite, udite – di un commerciante all’ingrosso di articoli medicali e ortopedici.

E tutto questo si consuma nell’omertoso immobilismo del Governatore-Commissario ad acta.

L’Ospedale civile di Cosenza, dal 2016 (DCA n. 64 del 5.luglio.2016), è accreditato per 705 posti letto, che, dal 2020 (Legge n. 77. del 17.luglio.2020) sono lievitati a 767, perché, per effetto del riordino della rete ospedaliera, per l’Annunziata è stato previsto un ulteriore incremento di 34 posti in terapia intensiva e di 28 posti in terapia semi – intensiva.

Ebbene, a oggi, di questi 767 posti letto, non ne sono stati, scelleratamente, attivati otre 300. Mancano all’appello oltre 300 posti letto, dei quali 30 (20 alla Medicina “Valentini” e 10 in Gastroenterologia) potrebbero essere attivati, anche, domani mattina, perché, già, dotati di tutta la strumentazione logistica e diagnostica. E, nemmeno questi 30 posti letto sono stati attivati!

Per la mancanza del personale, da una parte, si è proceduto ad accorpare alcuni reparti, depauperando l’offerta assistenziale, e, dall’altra parte, si dilapida il denaro pubblico, pagando gli straordinari e le prestazioni aggiuntive.

Senonchè, per risolvere lo stato emergenziale dell’Annunziata, c’è una sola via maestra: bandire i concorsi. Questa è l’unica via.

Ogni altra soluzione è un espediente di basso cabotaggio. Epperò, pur potendoli bandire, i concorsi non vengono banditi. E, allora, la misura è, per davvero, colma!

E ha perfettamente ragione il Sindaco di Cosenza, l’avv. Franz Caruso: “la situazione all’Annunziata sta diventando incandescente e non più tollerabile”.

L’Ospedale di Cosenza versa in una condizione, miseramente, catastrofica. E, nel frattempo, il Governatore-Commissario ad acta lascia marcire, in qualche polveroso cassetto, il progetto del nuovo ospedale della città di Cosenza».

Ciacco, dunque, si rivolge direttamente a Roberto Occhiuto.

«Signor Governatore, non si illuda di continuare a ciurlare nel manico, facendosi scudo del decreto golpista, con il quale il 26 giugno 2023, il dirigente regionale, sotto ferrea dettatura, ha, contro ogni previsione, riattivato la procedura dello studio di fattibilità.

Quel decreto è un autentico atto di pirateria politica, senza il quale il cantiere del nuovo ospedale, oggi, sarebbe aperto, già da un anno, in perfetta sintonia con il cronoprogramma stilato dall’Inail!

Signor Governatore, perché il sito di Vaglio Lise non va bene? Se non ha nulla da nascondere, risponda subito a questo semplice domanda. Fino a oggi, su questo specifico interrogativo, è stato registrato un tenebroso e sordido silenzio.

Che forse l’allocazione a Vaglio Lise incrocia confliggenti interessi economici e non appaga famelici appetiti speculativi di poteri forti e incrostati? Per 10 anni, dal 2011 al 2021, la collocazione del nuovo ospedale è stata, indecorosamente, agitata per coltivare interessi di bottega, tornaconti elettoralistici, ambizioni personali.

Signor Governatore, non si illuda di poter replicare quella messa in scena. Basta. Anche, sotto questo profilo, la misura è colma.

Da oggi, signor Governatore non le daremo più tregua. Restituisca dignità e decoro all’Ospedale civile di Cosenza. Attivi, tempestivamente gli oltre 300 posti letto già accreditati. Attivi, immediatamente, ad horas, i 30 posti letto immediatamente utilizzabili presso le Unità operative di Medicina e di Gastroenterologia.

Bandisca subito i concorsi per le 400 assunzioni già, debitamente, autorizzate. Dica chiaro e tondo che cosa vuole fare con il nuovo ospedale. Indichi, con certezza e i tempi e le modalità di realizzazione. Sappia che non potrà più menar il can per l’aia. Perché noi le alzeremo le barricate», conclude Ciacco.