CATANZARO – Entro la fine di settembre è previsto l’arrivo di un ulteriore contingente di 90 medici cubani in Calabria. Se le trattative in corso si concluderanno con successo, questi nuovi medici potrebbero prendere servizio nei presidi sanitari dislocati dal Pollino fino allo Stretto di Messina, entro le prossime quattro settimane.

Nei giorni scorsi Occhiuto non ne ha fatto mistero, affermando «prendiamo tutti i medici cubani che possiamo per potenziare la dotazione di personale dei pronto soccorso e nelle ambulanze».  L’obiettivo principale è quello di «far fronte alla cronica carenza di personale medico, in particolare nei pronto soccorso e nelle unità di emergenza, garantendo così un servizio sanitario più efficiente e capillare su tutto il territorio».

La distribuzione dei nuovi medici cubani interesserà in modo particolare la provincia di Reggio Calabria.

Ma anche Cosenza godrà delle unità del nuovo contingente.  Cinque professionisti caraibici saranno assegnati all’Azienda sanitaria bruzia e distribuiti tra gli ospedali spoke di Castrovillari, Acri, Cetraro, Cariati, Paola, Corigliano Rossano e San Giovanni in Fiore. Inoltre, sei medici saranno destinati all’ospedale dell’Annunziata di Cosenza, dove andranno a rinforzare il personale già in servizi

I primi 51 medici cubani, come si ricorderà, sono giunti in Calabria a gennaio 2023 a margine di un accordo con l’agenzia governativa di Cuba.  A settembre 2023, in base alla stessa intesa, gli ospedali della nostra regione beneficiarono di altri 120 camici bianchi che seguirono un corso all’Università della Calabria.  A fine gennaio scorso, infine, gli ultimi 98 di cui 45 restarono a disposizione dell’Asp di Cosenza.