REGGIO CALABRIA – «La rappresentazione alterata della realtà dei fatti non è dialettica politica. Ognuno svolga il proprio ruolo ma non si provi a trarre piccoli vantaggi politici attraverso ricostruzioni incoerenti di fatti e circostanze. Non giova a nessuno e non fornisce alcun contributo alla crescita civile della comunità».
Interviene così l’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Reggio Calabria Franco Costantino all’indomani dell’audizione di alcuni esponenti dell’esecutivo comunale nell’ambito dei lavori della commissione consiliare diretta dal consigliere Massimo Ripepi.
«Con questa preoccupazione – aggiunge l’assessore – da persona informata dei fatti, essendo stato io stesso audito nella medesima seduta, provo a rimettere ordine alla polemica di queste ore innescata dalle audizioni, nella commissione consiliare di Controllo e Garanzia, di assessori e dirigenti comunali sulla vicenda delle analisi di vulnerabilità sismica di alcuni edifici scolastici.
Chiedere, come ha fatto l’assessore Briante, che vengano restituiti pubblicamente, con adeguato livello di coerenza, i contenuti delle audizioni sopraddette non può essere considerato un tentativo di delegittimazione della commissione interessata».
«Non perde la propria compitezza – spiega ancora Costantino – chi sente il dovere di replicare argomentando ad accuse ingiustificate di lassismo, di mancata visione e, soprattutto, di complicità nell’attuazione di interventi definiti del tutto inefficaci e raffazzonati, oltreché di gestione poco seria della questione scolastica da cui far discendere risultati devastanti per le famiglie reggine.
La realtà emersa in commissione è un’altra: è stata supportata da documentazione che attesta azioni concrete e che denotano un attivismo virtuoso da parte di assessori, dirigenti e funzionari comunali, dirigenti scolastici e famiglie finalizzate a contemperare esigenze prioritarie di sicurezza e diritto allo studio».
«Il programma “scuole sicure” avviato dall’Amministrazione comunale affronta, per la prima volte seriamente, due questioni delicatissime e complementari che riguardano, da un lato il sacrosanto e costituzionalmente riconosciuto diritto allo studio, e, dall’altro il diritto degli studenti di formarsi in ambienti e strutture quanto più sicure possibile.
Le azioni attivate da dirigenti e assessori comunali vanno in questa direzione e risultano pienamente coerenti con l’indirizzo politico espresso dal Sindaco e dalla Giunta comunale».
«Affermare senza ragione, contrariamente a quanto affermato dall’assessore Briante, che i genitori saranno costretti a gestire trasferimenti impossibili perchè l’amministrazione non è stata capace di programmare nulla, e annoverare nominativamente lo stesso assessore tra “questa gente” (testuale) che sta distruggendo l’identità territoriale delle scuole e sta creando fratture profonde nella nostra città, giustifica ampiamente la doverosa replica dell’assessore Briante e non dovrebbe destare alcuno stupore.
Se qualcuno ha soluzioni miracolistiche le renda note – conclude l’assessore – saranno ben accette, ma eviti polemiche e allarmismi ingiustificati che generano solamente incertezze e alimentano i disagi degli studenti e delle loro famiglie».