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Incendio a San Francesco, sindaco: «Atto delinquenziale ad opera dei soliti piromani farabutti»

L’incendio che sabato si è propagato partendo nella zona N’zilica di Cetraro e che in poco tempo si è trasformato in un inferno di fuoco interessando tutto il costone sottostante la località S. Francesco, sarebbe stato appiccato da due persone

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CETRARO (Cs) – Il primo cittadino, dal suo profilo social, ringrazia quanti si sono prodigati nel garantire la sicurezza degli abitanti del quartiere per spegnere il grosso rogo, di matrice dolosa, che ha ridotto in cenere diversi ettari di vegetazione mediterranea e messo a rischio le abitazioni dell’area interessata dal fuoco.

«Mentre in piazza San Marco, per il secondo anno consecutivo, si teneva l’iniziativa promossa dal Flag La perla del Tirreno e dal Comune di Cetraro per valorizzare il gusto del territorio, i soliti piromani farabutti hanno ben pensato di distruggere chilometri di macchia mediterranea.

Un fatto indignante – commenta il primo cittadino di Cetraro – che deve far riflettere tutta la comunità e che ci deve far impegnare per la salvaguardia del nostro territorio. Non è tollerabile che alla bellezza si risponda con atti che non possono non essere definiti delinquenziali.

E in quest’occasione devo ringraziare tutti coloro i quali hanno garantito la sicurezza durante tutta la notte, a partire dalle squadre di soccorso, alle forze dell’ordine, al vice sindaco e assessori – conclude il sindaco Cennamo – Ai cittadini che erano lì, preoccupati per la loro sicurezza e che hanno sopportato questo terribile marciume».

L’incendio che sabato pomeriggio si è propagato partendo nella zona N’zilica della Marina di Cetraro e che in poco tempo si è trasformato in un inferno di fuoco interessando tutto il costone sottostante la località S. Francesco sarebbe stato appiccato da due persone.

Da indiscrezioni trapelate, i due soggetti sarebbero stati immortalati con i cellulari nell’atto di accendere il fuoco in due diversi punti dell’area, impervia e molto difficile da raggiungere con i mezzi dei pompieri, proprio per rallentare le operazioni di spegnimento. Sul caso indagano i carabinieri della locale stazione.

fiorellasquillaro@calabriainchieste.it