PAOLA (Cs) – C’è qualcuno, in seno alla coalizione di minoranza, che sta tentennando da alcuni giorni per apporre la firma all’atto di sfiducia contro il sindaco Giovanni Politano.
Se, infatti, in maggioranza è pronta da due settimane la sottoscrizione decisiva (questa è almeno la garanzia verbale fornita), le forze di opposizione stanno dialogando approfonditamente nell’ambito di vertici organizzati a cui, strategicamente, manca sempre qualcuno, mentre, in altre circostanze, vengono sollevate obiezioni sulla modalità da seguire per la sfiducia al sindaco: presentare il relativo atto al consiglio comunale, motivandolo a dovere? L’ultima firma raccolta deve essere quella dell’esponente di maggioranza?
C’è chi si giustifica, ad esempio, dicendo che tale iniziativa deve essere assunta dagli scontenti della maggioranza, e non dall’opposizione.
In un altro caso, invece, è stato fatto notare che una eventuale sfiducia si rivolterebbe come un boomerang verso la minoranza, visto che il gruppo di Politano potrà poi contestare alle opposizioni d’aver compromesso l’iter per la realizzazione del porto e per altre opere pubbliche in cantiere.
Ed in tale contesto è in atto, come già evidenziato in tempi meno sospetti da Calabria Inchieste, il tentativo del sindaco Giovanni Politano di aderire a Forza Italia, tramite i suoi leader regionali e, quindi, incassare così il placet forzato (eventuale) dei consiglieri comunali d’area. Ecco perché, ad oggi, non è stato ancora conferito l’assessorato alle finanze, utilizzato per un eventuale accordo in extremis.
Staremo a vedere, dunque, cosa accadrà nei prossimi giorni o, meglio, come si comporteranno le varie componenti della minoranza che, a dire il vero, potrebbero esternare pubblicamente singole prese di posizione ufficiali su tale azione politica: sfiducia sì, sfiducia no.