Marco Osso

AMANTEA (Cs) –L’assessore del comune di Amantea, Marco Osso non accetta la verità divulgata a mezzo stampa e web dagli 8 sindaci dell’Ambito 3 per quel che concerne l’ufficio del Piano e il progetto Home care Premiume, da qui la decisione di chiarire la vicenda.

«Il comunicato apparso a firma di 8 Sindaci (per la verità 6 più 2 “quasi” Sindaci) la dice lunga sul clima vissuto dalla Amministrazione amanteana in relazione all’Ambito Territoriale Sociale n. 3 in questi due anni e passa di governo della Città. La mia impressione è che gli amministratori dei Comuni limitrofi siano troppo ancorati al passato», esordisce Osso.

Nel senso che «sono così accecati da non vedere la prospettiva futura e risultano essere così assordati dalle loro stesse parole che rimbombano nelle loro teste tanto da non riuscire ad ascoltare quanto riferito da me in occasione dell’intervista resa su Zippa unitamente al Consigliere Suriano».

E, ancora: «Mi spieghino questi Signori quando avrei fatto riferimento alla gestione di Fondi dell’ATS! In un preciso passaggio ho evidenziato che Amantea, sin dal 2018, non ha mai gestito dal punto di vista tecnico-amministrativo, l’Ufficio di Piano, che è cosa ben diversa rispetto al dire, per come lascerebbero intendere i nostri 8, che Amantea non ha mai gestito i fondi dell’ATS».

E, lo sfogo di Osso va anche oltre: «Capisco bene le ragioni, o meglio le preoccupazioni, che inducono gli “8 Condottieri” a spostare il vero oggetto della questione su altri aspetti, che a ben vedere, risultano essere meramente marginali. Il mio riferimento alla gestione dell’Ufficio di Piano – e mi dispiace tanto dover precisare ciò che i Sindaci, o i quasi tali, dovrebbero ben conoscere per il ruolo che ricoprono -, afferisce alla gestione interna di un Ufficio che, per espressa disposizione di legge, gode e deve godere di una propria autonomia, anche in termini di responsabilità».

L’assessore, in particolare, intendeva riferirsi «al fatto, per essere più esplicito, che una cosa è fornire gli indirizzi politici, ed altra cosa è porre in essere tutte quelle azioni che la legge prevede per tradurre in atti quegli indirizzi stessi. E allora perché non ammettere che chi ha svolto fino al 31.7.2024 l’attività di gestione all’interno dell’Ufficio di Piano, cioè il Segretario Comunale Fedele Vena, si è da subito contrapposto alle legittime richieste avanzate da Amantea? Perché non si vuole riconoscere che certamente egli non è stato un funzionario che è risultato essere espressione del Comune Capofila, quanto meno dal giugno 2022 in avanti?».

Sicuramente, Fedele Vena «non può essere annoverato come un Responsabile che ha mai coinvolto il Comune di Amantea in scelte interne all’Ufficio di Piano stesso: ma forse qualcuno dimentica che già a breve distanza dell’insediamento della nostra Amministrazione il buon Vena, anche per le contrapposizioni con lo scrivente, ebbe a rassegnare le proprie dimissioni?».

C’è qualcuno che «può seriamente contestare l’affermazione sulla base della quale in questi anni, sicuramente dal 13.6.2022 ad oggi, ma credo di poter andare a ritroso anche fino al 2018, il Responsabile dell’Ufficio di Piano non ha mai avvertito il bisogno, o se volete l’opportunità, quanto meno in riferimento al principio di rotazione, di coinvolgere qualsivoglia Funzionario del Comune di Amantea in nomine svariate, come ad esempio quelle di assistenza al Rup o di componente di Commissioni varie?».

Va da sé che «né io, né altri componenti dell’Amministrazione, nemmeno per sentito dire, siamo mai venuti a conoscenza di dinamiche interne gestionali dell’Ufficio di Piano. Ed è proprio da qui che partono le incomprensioni con gli altri Sindaci, evidentemente interessati a mantenere fermo lo status quo ante».

Ma vi è di più. «Il vero volo pindarico viene compiuto dagli 8 in riferimento alla vicenda Home Care Premium … ma è così maldestro questo volo tanto da poterne scorgere l’andamento scomposto anche ad occhio nudo! Innanzi tutto, anche nella mia veste di assessore agli Affari Legali ed al Contenzioso, tranquillizzo i governanti dei Comuni viciniori, così preoccupati per le sorti dei concittadini amanteani, informandoli che già da tempo il Comune Città di Amantea ha posto in essere tutte le azioni giudiziarie dirette al recupero delle somme non erogate dall’Inps e che sarebbero state percepite: quindi nessun danno economico può essere concretamente prospettato per la comunità amanteana».

In riferimento, poi, alle altre questioni su HCP, «la cecità e la sordità di cui parlavo prima, impedisce loro di essere lucidi nel racconto dei fatti, tanto da arrivare a distrarsi allorquando evidenziano che il famigerato “patto di onore” – che curiosamente richiamerebbe ad una pratica tipica delle famiglie delinquenziali -, sarebbe stato avanzato non già alla attuale amministrazione di cui faccio parte, ma ai Commissari Prefettizi».

Sta di fatto che «il legittimo rifiuto di una proposta di accordo da parte della precedente triade Commissariale e, soprattutto, le conseguenze di quel legittimo rifiuto, non possono essere imputate alla Giunta Pellegrino, soprattutto in considerazione del fatto che alla data del 13.6.2022 risultava essere già spirato il termine per riproporre agli organi competenti, e per un ulteriore triennio, il progetto HCP nella sua compiutezza».

In virtù di ciò «non vi è chi non veda come debba essere assolutamente censurato l’assurdo comportamento di contrapposizione dei restanti Comuni dell’Ambito, certamente non basato su fondamenta giuridiche, per come ampiamente precisato dagli Organi Regionali. Rispedisco con forza ai mittenti il rimprovero di “ostinazione cieca, accanita, assurda, per più profili sciocca”, dato che sono proprio i Sindaci dei Comuni minori dell’Ambito ad ostinarsi nella loro pretesa di voler modificare a tutti i costi il Comune Capofila, così manifestando qualcuno un vero attaccamento al pennacchio».

È indubbio che «tutte le non condivisibili argomentazioni finora farfugliate non si agganciano alla attuale realtà in cui versa il Comune Capofila. Per questa ragione, in maniera del tutto legittima, il Comune di Amantea continua a parlare di ulteriore tentativo di scippo, peraltro posto in essere nonostante l’azione amministrativa posta in essere dalla attuale Amministrazione amanteana è stata improntata sin da subito alla definitiva rimozione di tutte quelle criticità che ancora oggi, sebbene riferite al passato, continuano ad essere imputate ad Amantea».

Perseverare su questa strada «significherà per gli 8 Sindaci dei restanti Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale l’assunzione di gravi responsabilità per tutti i pregiudizi che verranno inevitabilmente arrecati ai cittadini che non attendono altro che l’erogazione dei servizi».

Per scongiurare ciò «mi auguro, in conclusione, che nell’interesse di tutti i cittadini dell’Ambito Territoriale Sociale n. 3, i rappresentanti dei Comuni minori facciano tesoro delle indicazioni loro fornite dai Funzionari Regionali e che al più presto si possa ritornare a discutere con la massima serenità nella Conferenza dei Sindaci per decidere il meglio per i nostri territori».

stefaniasapienza@calabriainchieste.it