REGGIO CALABRIA – La Procura di Reggio Calabria ha emesso un decreto di esumazione delle salme di Amedeo Matacena junior e di sua madre Raffaela De Carolis «al fine di procedere all’esame autoptico del cadavere per accertare le cause della morte nonché la sussistenza dieventuali responsabilità penali causalmente ricollegabili al decesso».
Sia Matacena che la madre sono morti a Dubai: l’ex parlamentare di Forza Italia si trovava in stato di latitanza da nove anni e tre mesi, dopo essersi sottratto all’arresto e alla condanna in via definitiva per concorso esterno in associazione mafiosa.
A giugno 2023 sarebbe tornato ad essere un uomo libero perché la sua condanna, allo scadere dei dieci anni, sarebbe diventata inesigibile, quindi annullata.
Nei mesi successivi alla morte del noto armatore, ufficialmente stroncato da un infarto, si erano rincorse voci su una possibile indagine da parte degli uffici inquirenti reggini e romani per accertare se Matacena fosse realmente deceduto per causa naturali. Voci, però, smentite in modo perentorio dall’ultima moglie di Matacena, Maria Pia Tropepi in una nota stampa.