ROMA – In risposta alle recenti dichiarazioni di Elisabetta Barbuto, ex parlamentare del Movimento 5 Stelle e attuale coordinatrice provinciale del M5S di Crotone, il senatore Ernesto Rapani ritiene necessario fare chiarezza sui risultati concreti ottenuti e sulle accuse mosse. Le critiche avanzate da Barbuto, che “sembrano mirare a sminuire” l’efficacia dell’operato del senatore, meritano una risposta dettagliata basata su fatti e risultati tangibili.
Risultati concreti su elettrificazione della dorsale ionica
«Elisabetta Barbuto ha sostenuto che il progetto dell’elettrificazione della dorsale ionica sia frutto esclusivo dell’operato del Movimento 5 Stelle. La realtà dei fatti è ben diversa. Il progetto, che era rimasto bloccato fino all’estate del 2023, ha visto una svolta decisiva grazie all’intervento del Senatore Rapani: «Nonostante la nomina del commissario nel dicembre 2021, il progetto è rimasto in stallo fino all’8 luglio 2023. Da quel momento, grazie al mio impegno, il progetto è stato approvato, i lavori sono stati banditi e aggiudicati, e l’avvio delle opere è prossimo». Questi risultati dimostrano chiaramente che le accuse di inefficacia sono infondate e che il lavoro svolto ha portato a risultati concreti e tangibili.
Collegamento Crotone-Aeroporto: la verità sui servizi disponibili
Il Senatore Rapani per quanto riguarda il collegamento tra la stazione di Crotone e l’aeroporto, afferma che non esisteva alcun servizio sperimentale prima del 13 luglio 2024. In merito, Rapani chiarisce: «I servizi attualmente disponibili sono il risultato diretto del mio lavoro e delle azioni che ho intrapreso per migliorare i collegamenti. Qualsiasi affermazione contraria non solo è scorretta, ma mina anche l’efficacia dell’impegno dimostrato». È essenziale riconoscere questo aspetto e non negare i risultati concreti ottenuti.
SS .106 e finanziamenti: un confronto necessario
Un altro punto sollevato da Barbuto riguarda i 3 miliardi di euro destinati alla SS 106. Rapani sottolinea: «La legge di bilancio 2023 prevede una distribuzione di queste risorse su 15 anni per garantire una gestione sostenibile e a lungo termine. Questo approccio è stato adottato per evitare sprechi e per garantire un uso efficace dei fondi». In contrasto, durante il governo del M5S, la finanziaria approvata prevedeva solo 500 milioni di euro, una somma chiaramente insufficiente per affrontare le reali necessità della SS.106. Questa disparità dimostra l’inefficacia delle politiche precedenti e l’importanza di un approccio più robusto e lungimirante.
Critiche sterili e retorica infondate
Le critiche rivolte da Barbuto “sembrano mancare di sostanza” e si basano su “tentativi di denigrare” il lavoro svolto dal Senatore Rapani: «Le accuse e le critiche sollevate sembrano più orientate a denigrare piuttosto che a fornire una valutazione obiettiva dei risultati ottenuti. Il silenzio e l’inefficienza che hanno caratterizzato il mandato di alcuni ex ed attuali parlamentari del M5S dimostrano una mancanza di sostanza e risultati concreti».
È fondamentale «superare la retorica e concentrarsi sui veri risultati ottenuti, piuttosto che sulla propaganda politica. È importante ricordare che il Movimento 5 Stelle ha avuto una rappresentanza parlamentare ionica senza precedenti nella storia della Repubblica, con una significativa influenza, senza mai pervenire a risultati concreti».
Il M5S, «pur avendo avuto la possibilità di condizionare numericamente anche le sorti dell’allora governo Conte, non è riuscito a ottenere risultati significativi. In particolare, è stato responsabile dell’esclusione della tratta Crotone-Corigliano Rossano (106) dall’agenda delle priorità infrastrutturali».
Questo «fallimento evidenzia la distanza tra le promesse e i risultati concreti». Il Senatore Ernesto Rapani invita «a basare le valutazioni su fatti concreti piuttosto che su critiche infondate. I risultati ottenuti fino ad oggi sono il frutto di un impegno reale e significativo per il miglioramento delle infrastrutture in Calabria e lungo la tratta ionica, marginalizzata per ragioni storiche mal comprese. È tempo di riconoscere i veri risultati e di confrontarsi con la realtà dei fatti, superando le polemiche sterili e le accuse non supportate dai dati».
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