Home Mondo Cercapersone esplosivi, bilancio sale a 37 morti: Hezbollah libanesi accusano Israele

Cercapersone esplosivi, bilancio sale a 37 morti: Hezbollah libanesi accusano Israele

Le vittime sono state colpite dagli scoppi soprattutto agli occhi, alle mani e ai genitali. Venti Hezbollah uccisi secondo una fonte vicina alla formazione filo-iraniana in esplosioni di walkie-talkie attribuite a Israele

274
0

MEDIO ORIENTE – Il bilancio delle esplosioni, tra quelle dei cercapersone di martedì e quelle dei walkie talkie di ieri, è salito a 37 morti. Lo ha reso noto il ministero della Sanità libanese.

In precedenza gli Hezbollah libanesi avevano annunciato la morte tra ieri sera sera e questa mattina di 20 propri membri, uccisi secondo una fonte vicina alla formazione filo-iraniana in esplosioni di walkie-talkie attribuite a Israele.

Fonti vicine a Hezbollah hanno riferito alla tv saudita al Hadath che mesi fa il gruppo fondamentalista ha ricevuto un carico che includeva IC-V82 e cercapersone da due fonti diverse: «Gli apparecchi esplosi mercoledì erano in possesso di membri incaricati di organizzare eventi religiosi (Ashura), cerimonie commemorative e funebri, a differenza dei cercapersone che erano nella disponibilità di quadri, leader di partito e altri membri dell’organizzazione».

Le vittime sono state colpite dagli scoppi soprattutto agli occhi, alle mani e ai genitali. 

Al Hadath riferisce che Hezbollah ha arrestato diverse persone per interrogarle in seguito alle esplosioni, tra cui il fratello di un membro anziano del gruppo sciita filo-iraniano.

Anche il responsabile per gli ordigni del partito di Dio sarebbe finito in manette per essere sottoposto a interrogatorio.

Intanto l’esercito libanese sta facendo detonare i device dei miliziani e ha chiesto ai cittadini di denunciare qualsiasi ordigno e di non avvicinarsi.

Dio è invincibile e si vendica e il criminale sarà sicuramente punito in modo giusto“.

Lo ha affermato il presidente dell’Iran, Masoud Pezeshkian, dopo le esplosioni, attribuite a Israele. Senza nominare esplicitamente lo Stato ebraico, Pezeshkian ha espresso vicinanza al Libano, dopo il “terrore di massa perpetrato dal regime terroristico facendo esplodere dispositivi di comunicazione senza fare distinzioni tra civili e altri”, in un messaggio su X dove condanna “l’atroce crimine”.

Per approfondire