COSENZA – Entra nel vivo l’undicesima edizione della Primavera del Cinema italiano Film Fest – Premio Federico II, ideata dal presidente Anec Calabria, Giuseppe Citrigno, e sostenuta dalla Fondazione Calabria Film Commission.
Lunedì 23 settembre, alle ore 20.00, al Cinema Citrigno di Cosenza, si terrà l’incontro tra il regista Riccardo Milani e l’antropologo calabrese Vito Teti, con la proiezione del film “Un Mondo a Parte”, elogio della Restanza.
Il regista e sceneggiatore Riccardo Milani, torna nella città dei bruzi dove lo scorso anno ha presentato il docufilm su Gigi Riva “Nel nostro cielo un rombo di tuono”. Lunedì presenterà la pellicola “Un mondo a parte”, vincitrice del Nastro d’argento 2024 come miglior commedia, interpretata da Antonio Albanese (alla sua quinta collaborazione con il regista), e Virginia Raffaele, che racconta il tema dello spopolamento dei piccoli borghi e la conseguente chiusura delle scuole.
Un tema molto attuale affrontato con la chiave della commedia, dove la storia del paesino tra le montagne dell’Abruzzo ha un forte sapore di realtà e ci porta a ripercorrere le difficoltà che si trovano ad affrontare le piccole comunità, le aree interne dell’Italia.
«Restanza significa sentirsi ancorati e insieme spaesati in un luogo da proteggere e nel contempo da rigenerare radicalmente», è proprio il testo dell’antropologo calabrese ad essere citato nel film da Antonio Albanese, maestro elementare che dopo aver insegnato per quarant’anni nella realtà romana, si fa trasferire nella scuola di Rupe, un paesino sperduto nel cuore del Parco nazionale dell’Abruzzo, con un’unica pluriclasse di bambini che vanno dai 7 ai 10 anni.
Insieme agli alunni e agli abitanti di Rupe, il maestro e la vicepreside (Virginia Raffaele) inizieranno la loro battaglia per evitare la chiusura dell’istituto, e con questa la fine della piccola comunità. La storia raccontata da Riccardo Milani ha avuto in questi mesi un enorme successo, “Un Mondo a parte” è risultato il film italiano più visto nel 2024. Lunedì il regista, marito di Paola Cortellesi, incontrerà l’antropologo Vito Teti, colui che anni fa introdusse il concetto di Restanza, successivamente approfondito nell’omonimo libro pubblicato nel 2022.