CETRARO (Cs) – Dura critica del movimento Unità e Rinascita, rappresentato dall’ormai ex assessore Franco Lanza, al sindaco di Cetraro, Ermanno Cennamo e al suo partito, il Pd,colpevoli di “attaccamento al potere” tanto d’aver portato il paese allo sbando e propone subito l’avvio delle onsultazioni con i cittadini, per trovare un nuovo gruppo dirigente per la rinascita della città.
«Si è conclusa nel peggiore dei modi – esordisce Unità e Rinascita in una nota stampa – un’esperienza amministrativa che aveva avuto la piena fiducia dei cittadini con il successo elettorale del 2020 della lista “Cambiamo Cetraro”.
Questo cambiamento purtroppo non c’è stato, o meglio c’è stato, ma in peggio – accusa il movimento – perché la compagine amministrativa anziché rispondere ai bisogni reali della gente, ha preferito esercitare il mandato che le era stato affidato, come puro esercizio del potere.
Tralasciando tutte le alchimie politiche esercitate dal sindaco che insieme al suo partito non hanno voluto ascoltare le critiche che provenivano dalla popolazione, né le proposte che i vari gruppi consiliari hanno fatto nei quattro anni di governo della città.
Il movimento Unità e Rinascita, alla luce del pessimo risultato di gestione intende esprimere «tutto il suo rammarico perché nessuna delle nostre proposte, ad incominciare da un cambiamento radicale della giunta, ha avuto seguito.
Il Pd ed il suo sindaco hanno scelto l’esercizio del potere fine a se stesso fino all’ultimo, quando ormai con l’acqua alla gola, sono andati a bussare come questuanti – accusa il movimento – alle varie porte dei consiglieri comunali nel vano tentativo di mantenere in piedi una maggioranza che non aveva più ragione di esistere.
Una stagione si è conclusa ed ora, per la nostra città, si aprono nuove prospettive affidate al voto che da qui a qualche mese i cittadini saranno chiamati ad esprimere».
In vista di questa scadenza, «Unità e Rinascita, che dopo l’esperienza in negativo fatta in maggioranza ritiene concluso il suo impegno politico degli ultimi quattro anni, propone subito un confronto aperto con e tra i cittadini, per agevolare la formazione di un gruppo dirigente competente e capace di assicurare alla nostra città quello sviluppo socio-economico e culturale che Cetraro merita».
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