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ArticoloVentuno: «Persistono i gravi problemi strutturali legati al campo comunale “Pietro Toscano”»

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CASSANO ALLO IONIO (Cs) – «È iniziata la nuova stagione calcistica 2024/2025 per la squadra locale Cassano Sybaris, alla quale rivolgiamo i migliori auguri per un anno di successi. C’è grande entusiasmo tra calciatori e dirigenti, che con passione e sacrificio continuano a portare avanti questa importante esperienza sportiva, contribuendo a dare visibilità al nome della nostra cittadina nei campi di calcio del comprensorio. Tuttavia, a fronte di tanto impegno, persistono i gravi problemi strutturali, in particolare legati al campo comunale “Pietro Toscano”».

A denunciarlo è l’associazione politico-culturale ArticoloVentuno.

«Dopo oltre dieci anni di governo, l’amministrazione ha presentato tre progetti di riqualificazione, partecipando a bandi regionali e nazionali, come il Piano per il Mezzogiorno e il bando “Sport e Periferie” del 2020 e 2022. Purtroppo, il risultato è stato un fallimento totale: Cassano è stata esclusa da tutte le graduatorie, perdendo così centinaia di migliaia di euro in finanziamenti».

Nel frattempo, «altre comunità, anche con popolazioni più piccole, hanno realizzato i loro impianti sportivi grazie a fondi statali, senza dover attingere ai loro bilanci. Anche quest’anno, per il campo “Pietro Toscano”, non ci sono opportunità concrete all’orizzonte: ci si affida esclusivamente alle risorse della società sportiva e al contributo dei tifosi cassanesi».

All’inizio del 2023 «si era parlato di un ‘nuovo inizio’ per il campo sportivo, con circa 100 mila euro stanziati dal bilancio comunale per il rifacimento del manto erboso. Tuttavia, chi è esperto del settore sa che con quella cifra si sarebbe potuto fare solo qualche intervento superficiale. Infatti, dopo pochi mesi, il manto è già secco, rappresentando un buco nell’acqua che ha gravato sulle tasche della comunità e deluso profondamente il mondo sportivo cassanese».

Sarebbe stato auspicabile «iniziare questa nuova stagione con un campo all’altezza delle aspettative, dotato di un manto in erba sintetica di ultima generazione e di un impianto di illuminazione con torri ad alta efficienza energetica. Questo non solo avrebbe garantito il rispetto degli standard richiesti, ma avrebbe anche consentito alle scuole calcio e ai settori giovanili di sfruttare il nostro impianto comunale».

Purtroppo, «la realtà è ben diversa: la società si trova a dover pagare per allenarsi nella vicina Frascineto, mentre avremmo potuto avere un campo moderno e funzionale a Cassano, se solo non avessero perso per tre volte i finanziamenti».

Il caso del campo sportivo «è emblematico di un’amministrazione incapace di programmare e di intercettare le risorse necessarie, aggiungendo un ulteriore tassello a quel puzzle incompleto che certifica il suo fallimento».

I cantieri che vediamo in città «sono finanziati tramite mutui milionari, come nel caso del Palazzetto dello Sport, che è ormai diventato un pozzo senza fondo, destinato a costare circa 1,5 milioni di euro, con molti interrogativi su chi lo gestirà. Altri cantieri sono finanziati con fondi del Pnrr, disponibili grazie alla tragedia della pandemia, un aspetto che non va dimenticato. Senza la pandemia, a Cassano non avremmo visto nemmeno questi lavori, spesso realizzati senza alcun impatto significativo sullo sviluppo locale, ma utili solo a distribuire commesse a imprenditori e tecnici di fiducia».

Infine: «Il calcio e, più in generale, tutti gli sport rappresentano un’importante valvola di sfogo e di aggregazione per una comunità sempre più in difficoltà. Meritano maggiore attenzione, sia attraverso l’intercettazione di finanziamenti sovracomunali che con un capitolo di bilancio dedicato, le cui risorse dovrebbero essere reperite risparmiando su feste e spettacoli che, nel medio-lungo periodo, non portano alcun beneficio duraturo alla comunità».

stefaniasapienza@calabriainchieste.it