PAOLA (Cs) – Otto consiglieri comunali di Paola (Marco MINERVINO, Alfonso D’ARIENZO, Renato VILARDI, Emira CIODARO, Giuseppe GRUPILLO, Roberto PERROTTA, Andrea SIGNORELLI e Maria C. SARAGO’) chiedono la convocazione urgente di una seduta del Consiglio Comunale ai sensi dell’art.25 del Regolamento per discutere di una serie di temi di rilevante interesse per la vita dell’Ente.
La convocazione, inviata al presidente del consiglio, è stata trasmessa per conoscenza al prefetto di Cosenza, trattandosi di una convocazione obbligatoria perché richiesta da ben otto consiglieri comunali ed alla luce della mancanza di numeri in maggioranza (consiglieri comunali assenti perché all’estero o fuori regione).
In queste settimane, peraltro, tutti i consiglieri comunali ed i partiti di opposizione, incontrati o contattati in sedi separate da esponenti del gruppo di Giovanni Politano, hanno chiuso le porte in faccia all’amministrazione comunale: nessuno farà da stampella alla maggioranza.
Ed ora saranno mal di pancia, perché la seduta di consiglio comunale dovrà essere obbligatoriamente convocata e la maggioranza si ritrova senza numeri almeno fino a dicembre.
Ecco di seguito la richiesta dell’opposizione:
«Signor Presidente del Consiglio, nelle settimane precedenti, siamo stati costretti ad assistere ad uno spettacolo politico indecoroso e, per alcuni versi, devastante per l’immagine stessa della Città, nel corso del quale i nostri amministratori, piuttosto che dibattere delle doverose risposte che avrebbero dovuto garantire ai cittadini rispetto alle diffuse criticità, hanno preferito la polemica pretestuosa nei confronti della minoranza consiliare, la quale, al contrario, da due anni invoca dialogo e giuste soluzioni rispetto alla condizione economico-finanziaria che attraversa il nostro Ente, nonché in tema di efficienza dei servizi pubblici locali.
Basterebbe ripercorrere a ritroso i resoconti dei vari Consigli Comunali per assumere piena consapevolezza del contributo propositivo e, alla luce delle recenti interlocuzioni intervenute con la Corte dei Conti, in materia finanziaria risolutivo.
Considerato che sono trascorsi cinque mesi dalla prima richiesta di correzioni da apportare al Piano di Riequilibrio a firma della Sezione Regionale della Corte dei Conti e che siamo ancora in attesa di capire quali risposte, questo Sindaco e la sua maggioranza, intendano corrispondere all’Organo preposto a giudicare in via definitiva il Piano di Riequilibrio.
Considerata, inoltre, la successiva dettagliata nota dalla stessa Corte inviata in data 06.08.2024. Visto l’atto di indirizzo predisposto ed approvato dalla sola Giunta Comunale, con Deliberazione n.114 del 09.08.2024, rispetto al quale si rimane in attesa di appurare i suoi effettivi sviluppi.
Considerato, altresì, che quest’ultimo provvedimento, ancorché rilevante, rimane un atto privo di efficacia, fintantoché non verrà accompagnato e sostenuto da provvedimenti specifici e fintantoché le proposte di modifica della prima stesura del Piano di Riequilibrio non verranno approvate dal Consiglio Comunale.
Considerato, infine, che i tempi stringono ed i cittadini non possono attendere i tempi biblici di questa maggioranza e che la messa in sicurezza del Bilancio avrebbe dovuto rappresentare l’unica vera priorità per questa Giunta, poiché una eventuale bocciatura del Piano farebbe venire meno gli equilibri e lo stesso Bilancio di Previsione, con prevedibili e possibili ricadute sulla stessa durata della Consiliatura.
L’auspicio, naturalmente, è che i creditori vogliano aderire alle proposte transattive ed ai piani di rateizzazione invocati nell’atto di indirizzo.
Senonché, emerge chiaramente dai vari documenti contabili e di Bilancio, dalle Relazioni dei Revisori dei Conti e dalle missive della stessa Corte dei Conti, dai pareri espressi dal Responsabili del servizio finanziario, che la spesa corrente rimane fuori controllo e le entrate sempre più lontane da previsioni sovrastimate e puntualmente disattese.
Da precisare che la Corte ha solo richiesto atti, provvedimenti ed informazioni, che questa maggioranza avrebbe dovuto tempestivamente evadere, piuttosto che affrettarsi a definire lo stesso Piano “clamoroso fallimento”.
Chi ha approvato il Piano? Sindaco, Giunta e maggioranza consiliare. Dopodiché, il Piano avrebbe dovuto rappresentare il punto di arrivo di un’azione amministrativa foriera di provvedimenti ed atti propedeutici, che avrebbero dovuto essere stati assunti nei due precedenti esercizi.
Perciò è mancata un’azione amministrativa efficace, tempestiva e lungimirante, di conseguenza, l’eventuale “fallimento” del Piano di Riequilibrio, Dio non voglia, non sarebbe altro che il “fallimento” di questa maggioranza, rivelatasi inadatta, rimasta inerte per due lunghi anni, nonostante le puntuali e competenti osservazioni venute dai Gruppi Consiliari di Minoranza.
In conclusione, con la presente, chiediamo ai sensi dell’art.25 del Regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale, la convocazione urgente della massima Assise Comunale, al fine di procedere all’esame del seguente ordine del giorno: discussione approfondita in merito al Piano di Riequilibrio Finanziario, ex art. 243/Bis del Tuel, anche alla luce dell’Atto di indirizzo approvato con Deliberazione di Giunta n.114 in data 09/08/2024.
In sostanza, i sottoscritti Consiglieri Comunali di Minoranza ritengono che i cittadini ed il Consiglio Comunale debbano essere informati compiutamente in merito alla condizione in cui versa il nostro Ente dal punto di vista economico finanziario, poiché le incaute affermazioni mezzo stampa degli amministratori hanno creato nell’opinione pubblica un clima di grave incertezza e di preoccupazione circa una possibile dichiarazione di dissesto.
I cittadini reclamano buon governo e chiarezza.
Inoltre, sarebbe opportuno procedere con rispetto nei confronti dei Gruppi Consiliari e dei nuovi assetti, oramai ben definiti, interni al Consiglio Comunale.
La convocazione del Consiglio Comunale, stante la presente richiesta sottoscritta da otto/sedici Consiglieri Comunali, ben oltre il quinto previsto dal Regolamento, rappresenta un obbligo di legge ineludibile.
In caso di diniego di convocazione del Consiglio Comunale da parte del Presidente, Dott. M. Marzullo, procederemo con diffida ad adempiere nei confronti dello stesso Presidente e con contestuale richiesta di convocazione urgente al Prefetto della Provincia di Cosenza. Alle autorità in indirizzo per i provvedimenti di competenza».