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Al Comune di Vibo un incarico da 36mila euro per 2 mesi di lavoro, è polemica

Un incarico nell’ambito del Pnrr. Contestati i criteri richiesti: giornalista, esperto di social media e web, ex direttore di testata giornalistica ed ex dirigente d’impresa. L’opposizione: «Criteri non attinenti, sia ritirato»

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Il Comune di Vibo Valentia

VIBO VALENTIA – La minoranza consiliare attacca l’amministrazione del Comune di Vibo Valentia per un bando finalizzato alla individuazione di un esperto «di particolare e comprovata specializzazione incaricato di espletare funzioni e attività strettamente necessarie a realizzare progetti finanziati dal Pnrr e dalle Politiche di Coesione» al costo di 36mila euro per un’attività di 65 giorni.

Il profilo richiesto è stringente: laurea in Beni culturali o Scienze della comunicazione, giornalista di lungo corso iscritto all’Ordine, esperto di social media e web, ex direttore di testata giornalistica ed ex dirigente d’impresa.

Sotto accusa, tra l’altro, la tempistica: solo 7 giorni. E poi i criteri che non sono ritenuti stringenti e né congrui alla tipologia di incarico che si dovrà andare ad effettuare, ma anche la remunerazione: oltre 500 euro per ogni giorno.

Minoranza all’attacco

«Come mai questa urgenza della data di pubblicazione e di scadenza del termine per la presentazione delle domande?. Noi diciamo “fate attenzione, perché il bando è confezionato e chi l’ha fatto, Dio non voglia che abbia avuto qualche indirizzo politico stringente per andare verso quella direzione”».

Quindi  la richiesta al sindaco di Vibo, Enzo Romeo: «Modificatelo, cambiate l’importo oppure ritiratelo completamente anche perché bisognerebbe capire come si fa in 65 giorni ad essere così efficienti su una materia come il Pnrr. E poi, per quale motivo serve un’esperienza manageriale nell’organizzazione di eventi.? E ancora, per redigere un progetto è necessario essere un giornalista?».

Si invoca, dunque, «un sussulto di coscienza e di dignità perché questi requisiti previsti limitano la partecipazione di una più ampia platea» e chiesto «all’assessore al personale (Marco Talarico) di verificare con urgenza tramite gli uffici e dirigenti preposti se esistono le condizioni per procedere all’annullamento bando e di ogni ulteriore atto connesso e conseguente».

La replica dell’Amministrazione comunale

«Non c’è alcuna indicazione sulla durata contrattuale che non è di due mesi bensì sarà a rendicontazione e valutazione delle giornate-uomo effettivamente svolte; in questo caso, la previsione è di 65 giornate totali senza alcuna indicazione di un arco temporale fisso o continuativo, che sarà determinato sulla base degli obiettivi assegnati e sui risultati conseguiti».

Allo stesso tempo, si evidenzia che un analogo avviso di selezione venne “pubblicato nel 2023, con il quale furono selezionati due tecnici con l’assegnazione ciascuno prima di 30 giornate-uomo integrate di altre 30, e gli stessi per la loro prestazione dovettero presentare evidenza del lavoro svolto e necessario per gli uffici comunali. Tale Avviso è rimasto pubblicato per 10 giorni solo sul sito istituzionale del Comune in quanto ancora la piattaforma di reclutamento della PA (Inpa) non era attiva. Tale piattaforma è raggiungibile a livello globale e consente a chiunque di potersi registrare e candidare agli avvisi esposti. La stessa piattaforma Inpa è monitorata da diversi canali di reclutamento, tra cui Linkedin, per cui c’è una diffusione capillare e un’ampia veicolazione degli avvisi”.

Nell’Avviso sono specificati «sia il grado di conoscenze da possedere (titoli di studio) ma soprattutto capacità operative (esperienze maturate) che sono strettamente necessarie in questa fase del Pnrr e per la promozione di nuovi interventi» e che sempre l’atto «contempla al punto 8 le indicazioni per l’accesso agli atti che avrebbe consentito a chiunque anche di avere informazioni, chiarimenti o recepire criticità».