Il vecchio tribunale di Vibo Valentia

VIBO VALENTIA – Renato Marziano, 51 anni, di Vibo Valentia è diventato collaboratore di giustizia. La notizia è emerse in sede di conclusione delle indagini relative all‘operazione “Portosalvo”. Indagine condotta nei confronti di 22 persone accusate a vario titolo di associazione mafiosa, omicidio, tentato omicidio, estorsioni, reati in materia di armi ed altro con l’aggravante delle modalità e dell’agevolazione mafiosa.

In particolare, da quanto appreso, il “picciotto” è accusato di associazione di stampo mafioso poiché intraneo alla cosca di ‘ndrangheta di Piscopio. Al vibonese, da quanto emerso dalle indagini, era affidato il compito di assicurare le comunicazioni tra gli associati, partecipare alle riunioni ed eseguire le direttive dei vertici della società e del! ‘associazione, riconoscendo e rispettando le gerarchie e le regole interne al sodalizio e consumando i reati-scopo della consorteria.

Inoltre, era alle dirette dipendenze del boss Nazzareno Fiorillo, per conto del quale svolgeva anche la funzione dì autista, collaborava strettamente con lui nella cura degli interessi della cosca, eseguendo le sue disposizioni, assicurando il controllo del territorio e commettendo reati fine del gruppo, in particolare nel campo delle truffe, mettendosi altresì a disposizione della consorteria anche quale azionista per l’esecuzione dei crimini più cruenti.