FRANCIA – Nelle manifestazioni degenerate in scontri ieri in tutta la Francia contro la riforma delle pensioni, 457 persone sono state fermate, mentre si registrano anche 441 feriti nelle forze dell’ordine, fra poliziotti e gendarmi: lo ha dichiarato il ministro dell’Interno, Gérald Darmanin.
Il ministro nel suo bilancio di ordine pubblico sulla nona giornata di mobilitazione nazionale ha citato anche 903 incendi appiccati a oggetti di arredo orbano e cassonetti dell’immondizia solo nelle manifestazioni a Parigi.
La mobilitazione contro la riforma delle pensioni, dunque, rimane molto forte in Francia, una settimana dopo l’adozione del testo (che non è stato sottoposto al voto in Parlamento). La nona giornata di proteste è stata segnata anche da un aumento della violenza in strada.
La giornata di mobilitazione nazionale ha mobilitato 3,5 milioni di persone secondo il sindacato CGT e 1,08 milioni secondo la polizia.
Parigi ha visto un numero record di manifestanti e la mobilitazione è aumentata a livello nazionale rispetto all’ottava giornata di mobilitazione del 15 marzo, quando 480mila persone sono scese in piazza in Francia, secondo il ministero degli Interni.