Scoppia il caos attorno a Niccolò Zaniolo, la mamma e la sorella sbottano sui social, l’esterno riceve striscioni con insulti e sotto casa si presenta un gruppo di tifosi urlando: «M…, te ne devi andare. Se abbiamo perso è colpa tua».
E non finisce qua: inseguimenti in macchina, minacce di morte e polizia sotto casa del giocatore per controllare la situazione. La Roma ha fornito tutto il supporto necessario al giocatore, sia nella notte sia nella giornata di oggi, quando Nicolò comunque non si è allenato per scelta concordata con la società.
Zaniolo (’99), lo ricordiamo, ha rifiutato di partire con la squadra per la trasferta di La Spezia perché voleva (vuole essere ceduto). La scelta del giocatore ha indispettito la Roma che ha detto le sue regole: prestito con obbligo di riscatto (a condizioni facili) o cessione a titolo definitivo (circa 30 milioni di euro”. Rifiutata l’offerta del Milan (Zaniolo aveva l’accordo con Maldini), la Roma ha accettato quella del Bournemouth (27,5 milioni di euro più 4,5 milioni di bonus, più il 10% della rivendita) e per lui circa 5 milioni di ingaggio. Il calciatore ha rifiutato l’offerta inglese, vuole andare in un top team della serie A.
Nella serata del 28 gennaio, sul ponte pedonale di via degli Annibaldi davanti al Colosseo è apparso uno striscione “Zaniolo traditore: m….a senza onore”. Non mancano nemmeno gli sfottò dei tifosi della Lazio. Prima della partita contro la Fiorentina (1-1), gli Ultras biancocelesti hanno esposto uno striscione a Ponte Milvio nel quale si legge “Rispetto per Zaniolo”. Una frase ironica per aumentare il clima teso di Trigoria.
Ore la tensione per l’esterno è molto alta, soprattutto per il rifiuto dell’offerta del Bournemouth. Ieri sera Tiago Pinto è uscito allo scoperto: «Ha chiesto di andare e abbiamo trovato una soluzione, ma non lo ha reso contento. Siamo in difficoltà. Con tutti i paletti che abbiamo per il Fpf. Abbiamo 48 ore, vediamo quello che succede». Lo stesso ha poi sottolineato le difficoltà del club nel reperire denaro per fare mercato e la cessione di Zaniolo porterebbe soldi freschi nelle casse di un club che ha un rosso di bilancio da 219 milioni. I tifosi si sono schierati in blocco con la società aggredendo con post intimidatori sui social anche la famiglia di Zaniolo.
Tanto che la madre ha postato su Instagram la foto di una scritta offensiva apparsa nei pressi del centro tecnico di Trigoria, commentando: «Aver originato questo odio mi sembra un tantino eccessivo». Il riferimento è alla Roma, complice secondo la donna di aver contribuito a infiammare la vicenda. Poi, lo striscione apparso dopo la sconfitta contro il Napoli davanti al Fulvio Bernardini: «Via da Trigoria uomini di poco conto, codardi e approfittatori… Sostegno incondizionato solo per chi rispetta i nostri colori!», firmato dal gruppo ultras Roma.
E poi quello su Ponte degli Annibaldi: «Zaniolo traditore M senza onore!». Questa mattina anche la sorella Benedetta ha denunciato le aggressioni verbali subite sui social ripubblicando un commento ricevuto in privato: «Non servono parole. Solo tanta pena per voi», il suo pensiero.
Infine, c’è Mourinho che nel post Napoli-Roma ha scritto: «Anche se Abraham si è infortunato, non riporterò Zaniolo al centro della Roma. Voglio gente che vuole giocare nella Roma ed è disponibile a stare con noi. Quando non stai bene nella famiglia devi andare via, trovare una soluzione».