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Rendiconto sociale: l’Inps di Cosenza si “avvicina” ai cittadini

Attraverso il rendiconto sociale, in modo da consentire ai cittadini di conoscere ed esprimere un parere sul valore sociale distribuito ai portatori di interessi. Giovedì 24 ottobre evento nel Salone degli Specchi della Provincia 

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La sede dell'Inps

COSENZA – Il Comitato provinciale di Cosenza e la Direzione provinciale dell’Inps, in collaborazione con il Consiglio di Indirizzo e Vigilanza, vogliono “avvicinare” i cittadini ed andare oltre le “mura” di uno dei più grandi e articolati enti previdenziali d’Europa.
Come? Attraverso il rendiconto sociale con cui l’amministrazione notifica il lavoro svolto, in modo da consentire ai cittadini, appunto, e agli stakeholders di conoscere ed esprimere un parere sul valore sociale prodotto dall’Inps e distribuito ai portatori di interessi.
Appuntamento pubblico importante, dunque, previsto per giovedì prossimo, 24 ottobre ore 9, nel salone degli specchi alla Provincia di Cosenza per la presentazione del Rendiconto sociale 2023.
Oltre ai saluti del presidente della Provincia, Rosaria Succurro, e del direttore regionale dell’Inps, Giuseppe Greco, sono previste, dopo l’intervento introduttivo di Vincenzo Grillo, presidente del comitato provinciale, le relazioni di Angelo Maria Manna, direttore provinciale dell’Inps e Maria Mirabelli, docente di sociologia politica all’Unical.
Spazio poi alle parti sociali con Massimiliano Ianni, segretario generale della Cgil Cosenza; Giuseppe Guido segretario generale Cgil Pollino, Sibaritide, Tirreno; Giuseppe Lavia segretario generale Cisl Cosenza; Paolo Cretella segretario generale Uil Cosenza e Guglielmo Nucci segretario confederale Ugl Cosenza.
Le conclusioni sono affidate al componente del Consiglio nazionale di Indirizzo e Vigilanza Inps, Ignazio Ganga. Modera il giornalista Francesco Mannarino.
«L’analisi del Bilancio dell’Inps rappresenta un punto di vista privilegiato in quanto da esso emergono le esigenze di sicurezza sociale individuate dal decisore politico e il ruolo istituzionale che l’Inps ha nella tutela della collettività.
Già da tempo l’Istituto affianca al tradizionale bilancio di natura “economica”, un nuovo strumento di rendicontazione che fornisce una valutazione pluridimensionale, cioè non solo economica, ma anche sociale e ambientale, del valore creato», ha voluto ribadire Vincenzo Grillo, presidente del comitato provinciale.
La Direzione Provinciale di Cosenza, attraverso il pensiero del direttore Angelo Maria Manna, fa sapere che ha sposato pienamente la “convinzione che fare rete sul territorio sia la strada maestra per costruire valore pubblico, superando le logiche autoreferenziali e promuovendo un’organizzazione allargata alle parti sociali con le quali quotidianamente si lavora, fianco a  fianco”.
Proprio a tal fine, questo bilancio sociale “è stato pensato come rendiconto co-partecipato, condiviso e redatto con il prezioso contributo degli stakeholders con i quali ci si è interfacciati stabilmente, attraverso tavoli tecnici e di formazione”, afferma Manna.
Numeri importanti per la sede di Cosenza: sia per i dati relativi alle entrate contributive e ai contenziosi che mettono in luce l’attività trasversale dell’Inps, operativo in molteplici ambiti, a supporto del funzionamento del Sistema Paese.
E sia per il paragrafo dedicato alla performance che consente di evidenziare l’attenzione posta dalla Direzione Provinciale Inps di Cosenza rispetto ai fabbisogni dell’utenza, contribuendo alla creazione di valore pubblico.
La produttività, e quindi l’efficienza del personale tutto, nonché il miglioramento continuo  dell’efficacia (legata anche alla tempestività nella presa in carico e nella definizione delle domande di  servizio), pongono la direzione provinciale tra le Sedi più performanti nel panorama nazionale.
A tale scopo, si è inteso impreziosire il contenuto del Rendiconto sociale con la diretta partecipazione di alcuni degli attori rappresentativi delle varie istanze del territorio, che hanno fornito il proprio diretto contributo.
Nello specifico da parte degli Enti di Patronato, dell’Ordine dei Consulenti del lavoro, dell’Ordine dei Commercialisti, di Confindustria e dell’Università.
«Siamo certi che questo rappresenti l’avvio di un percorso destinato a farsi sempre più fitto di relazioni e supporto reciproco», conclude il direttore.