Emilia Di Tanna

AMANTEA (CS) – Il comune di Amantea ha perso un altro treno: il finanziamento per la realizzazione o riqualificazione delle mense scolastiche. E, la notizia arriva mentre in città si litiga per decidere se prolungare la Fiera di Amantea fino a domenica 3 novembre, con i soldi offerti dagli ambulanti, perché il Comune ha le casse vuote. Una situazione assurda che ha spinto la consigliera comunale e capogruppo di “Per Amantea” ad intervenire.

«Di fronte all’ ennesima occasione persa da questa amministrazione comunale, quale il mancato finanziamento per la riqualificazione della mensa, che si accompagna alla lunga sequela di altre occasioni perdute che non sto qui ad elencare, perché le conosciamo bene tutti, non è più possibile rimanere a guardare».

E’ quanto fa sapere la consigliera Di Tanna, a seguito della notizia dei comuni ammessi al finanziamento per la realizzazione o riqualificazione delle mense scolastiche. Amantea, ovviamente, non è presente in graduatoria, non si sa se perché il progetto sia stato escluso o perché non sia stato affatto presentato.

«Siamo un paese in caduta libera, allo sbando organizzativo – incalza la Di Tanna – e la gestione della fiera di Amantea ne è un altro lampante esempio, come la situazione dei rapporti interistituzionali territoriali incrinati dall’ arroganza e dall’ incapacità di dialogare con chicchesia».

Alla Fiera di Amantea si arriva «creando il caso assurdo del “quarto giorno impossibile” che poi diventa possibile. Perché non abbiamo in cassa 5mila euro nonostante potremmo guadagnarne all’incirca 8000 euro? Perché non ci si è resi conto dell’ importanza della Domenica legata alle giornate fieristiche? Perché chi ha organizzato “ha consigliato di fare così” e il primo cittadino, insieme ai suoi fidatissimi della maggioranza vera e fittizia, non ha saputo usare il buon senso oltre all’accettazione di tutti i suggerimenti che gli sono pervenuti in tutti i modi, anche nei confronti aspri avuti con chi da sempre se n’è occupato?».

L’amministrazione Pellegrino, «che continua a sbattere i piedi in maniera capricciosa e inconcludente per farsi sentire, pur di far credere alla propria superiorità, ha ottenuto purtroppo un risultato completamente opposto. Siamo stati tutti messi alla berlina. Mentre gli altri comuni crescono, il nostro sindaco li snobba senza alcun rispetto istituzionale, rimane fermo, impantanato nella propria boria, incapace di visione, di azione, producendo un danno complessivo per l’ immagine di Amantea».

E, ancora: «Siamo arrivati all’ assurdo: alcuni cittadini imprenditori vicini all’ amministrazione hanno, attraverso privati messaggi wathsapp, avuto una interlocuzione con alcuni ambulanti chiedendo loro di pagare, ovviamente sotto forma di offerta, e raccogliere fondi per coprire le spese del prolungamento della Fiera e questi ultimi hanno fatto da tramite con l’ associazione degli ambulanti ottenendo, come leggiamo in una nota ufficiale, una loro richiesta al Comune di accettazione della propria “spontanea” offerta per far sì che le spese del quarto giorno venissero da loro stessi sostenute. Ma dove siamo? Ma che vergogna è?».

Infine: «Forse qualcuno pensa che noi cittadini non sappiamo come mai proprio alcune persone abbiano agito per trovare una soluzione a questo problema per evitare al sindaco un’ altra figuraccia? Noi cittadini non siamo sciocchi. Non è più possibile accettare l’arroganza di chi, nei fatti, ha dimostrato la propria incapacità di far crescere il nostro territorio comunale e, ancora oggi, continuando a dimostrare la propria miopia amministrativa, lo condanna ad un immobilismo inaccettabile».

stefaniaapienza@calabriainchieste.it