Il Campus "Francesco Tonnara" ad Amantea

AMANTEA (Cs) – «La diretta del Sindaco Pellegrino andata in onda ieri sul canale di Zippa29 ci ha lasciato, quanto meno, perplessi sia per i contenuti che per dati esposti, secondo questa Associazione è infatti l’ennesima conferma della confusione che regna ormai sovrana nell’amministrazione comunale».

La diretta del sinaco Vincenzo Pellegrino sulla questione della Fiera continua a generare polemiche. Aver evidenziato che le feste organizzate a Campora San Giovanni sono solo un costo per il Comune non è andato giù a tanti. e così, dopo l’intervento del candidato alle ultime elezioni, Andrea De Luca, registriamo anche la presa di posizione dell’associazione “Ritorno alle origini di Temesa”, nella persona del suo presidente Antonio Gelsomino.

Ma procediamo con ordine.

«Per ciò che riguarda la questione “Fiera” quello che stupisce è voler fare apparire come la mancata estensione alla domenica derivi dalla mancanza di disponibilità economiche dovute al buco creato dalla Comunità di Campora in occasione delle feste patronali del 2023 e del 2024. E’ assolutamente sbagliato».

E, ancora: «Non abbiamo elementi per dire che le feste patronali di cui sopra non abbiano determinato un qualche tipo di disavanzo economico per il Comune di Amantea ma è fuori dubbio che voler esporre quei dati, peraltro paragonati ad un evento che non ha nulla a che vedere con una festa per il santo patrono, ci fa pensare su molte cose».

In primis fra tutti «addossare responsabilità ad altri, ove vi fossero, sarebbero da ricercare nell’incapacità dell’amministrazione di riscuotere le tasse per l’occupazione del suolo pubblico e secondo non rendere trasparente il ruolo che l’amministrazione stessa ha avuto nell’organizzazione di altre manifestazioni pubbliche tenutesi sul territorio».

La festa patronale «è stata finanziata dai cittadini ed imprese della comunità camporese che pertanto hanno sostenuto anche i costi per la sicurezza e quant’altro. Crediamo che la stessa festa patronale di Amantea abbia avuto lo stesso canale di finanziamento ma se non fosse così si spiegherebbe questo maldestro tentativo di voler mettere sullo stesso piano i due eventi».

Mettere invece in relazione «la Fiera di Ottobre di Amantea con la festa patronale di Campora è quindi funzionale a giustificare le scelte fatte? La dimensione che hanno i due eventi dove in uno il numero di ambulanti e di espositori non arriva neanche ad un terzo di quelli della fiera di Amantea e dove i costi per l’ente Comune sono però quasi simili, ci lascia fortemente perplessi.
Come spesso si dice “pensare male è peccato ma a volte s’indovina”».

Riguardo alla questione Temesa «è utile ricordare che il Consiglio di Stato non ha ravvisato alcun vizio di incostituzionalità del progetto ma solo un vizio procedurale che deve essere rimosso dalla Regione per poter celebrare il previsto referendum e che pertanto ci sentiamo impegnati come prima per il raggiungimento del nostro obiettivo rassicurando il Sindaco che la questione non è finita con la sentenza ma anzi da essa prende maggiore forza e slancio».

Infine sulla questione finanziamenti «non ci addentriamo specificando però che cominciano ad essere troppi i casi di mancata concessione che non devono far gioire per la presenza in graduatoria da non beneficiari. Noi non avremmo mai immaginato per questo di stappare lo champagne».

stefaniasapienza@calabriainchieste.it