SCALEA (Cs) – L’Associazione Akirè denuncia in una nota il «grave ritardo» dell’amministrazione comunale di Scalea nella redazione del piano antenne e del relativo regolamento, annunciati ormai un anno fa.
«Nonostante la delibera dell’11 dicembre 2023 – denuncia l’associazione – ad oggi non è stato fatto alcun passo concreto per regolamentare l’installazione di nuove antenne sul territorio comunale.
«La situazione è allarmante» – dichiara la presidente dell’Associazione Akirè, Angelina D’Alessandro.
«Mentre altri comuni si stanno muovendo attivamente per tutelare i propri cittadini dall’inquinamento elettromagnetico – aggiunge – Scalea resta ferma».
E ancora: «La recente richiesta di Inwit spa per l’installazione di una nuova antenna lungo la strada statale 18 evidenzia l’urgenza di un intervento normativo».
L’Associazione sottolinea come numerosi comuni limitrofi abbiano già adottato misure concrete: «Diamante ha siglato un accordo con l’Arpacal per i controlli ambientali, mentre a Maratea un’antenna sul tetto del municipio è stata rimossa con il sostegno dell’Agcom.
Successi significativi sono stati ottenuti anche a Siderno, Costa d’Oneglia, Massafra e Pompei, dove le comunità locali hanno saputo opporsi efficacemente a installazioni potenzialmente dannose».
«L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Giacomo Perrotta, aveva promesso un intervento decisivo», prosegue D’Alessandro. «
L’emendamento proposto lo scorso dicembre per la revoca delle autorizzazioni esistenti è rimasto lettera morta. Senza un regolamento specifico, Scalea rischia di diventare terra di conquista per le compagnie di telecomunicazioni, con gravi conseguenze per la salute pubblica e la qualità della vita dei cittadini».
L’Associazione Akirè chiede risposte immediate all’amministrazione comunale sulla tempistica di redazione del piano antenne e sulle modalità di gestione delle nuove richieste di installazione, nell’interesse della salute e del benessere della comunità.
