Home Calabria Ospedale San Giovanni in Fiore, Cgil amareggiata per l’attacco ricevuto dal sindaco

Ospedale San Giovanni in Fiore, Cgil amareggiata per l’attacco ricevuto dal sindaco

«Ci aspettavamo il sostegno delle istituzioni locali, invece registriamo un duro attacco del sindaco di San Giovanni in Fiore nei confronti dell’iniziativa del prossimo 30 ottobre»

39
0

SAN GIOVANNI IN FIORE (Cs) – «Ci aspettavamo il sostegno delle istituzioni locali, invece registriamo un duro attacco del sindaco di San Giovanni in Fiore nei confronti dell’iniziativa del prossimo 30 ottobre a partire dalle ore 15:00, che si terrà sul nostro territorio, nel piazzale del presidio ospedaliero.

Il nostro stupore è dovuto dal fatto che l’Iniziativa intrapresa da parte della Cgil di Cosenza non è rivolta contro qualcuno, ma vuole essere un ulteriore tentativo di sensibilizzazione i cittadini/e, i pensionati/e, i nostri giovani, per mettere al centro dell’agenda politica, un potenziamento della sanità pubblica, in particolar modo nei territori più disagiati».

Così in una nota la Cgil San Giovanni in Fiore che, suo malgrado, ha dovuto registrare l’attacco a mezzo stampa del primo cittadino.

«Una serie di iniziative che hanno visto ad oggi, sit-in organizzati ad Acri, Longobucco, Bocchigliero, Campana, e tutti sono stati sostenuti dalle amministrazioni locali – spiega meglio Cgil – nei prossimi giorni saranno organizzati a Casali del Manco, Roggiano Gravina, per finire un primo percorso con la manifestazione pubblica di Cosenza che si terrà giorno 9 novembre concentramento ore 9:00 a piazza Loreto».

«In soccorso al sindaco è sopraggiunto un comunicato da parte del direttore Generale dell’asp di Cosenza Graziano, dove enuncia la solita lista di presunti potenziamenti rivolti verso il presidio ospedaliero silano.

Nel frattempo per le visite pneumologiche bisogna andare a Praia a Mare, le visite urologiche programmate sono state cancellate per assenza dello specialista, per cui bisogna ripartire con la trafila, il servizio di cardiologia carente in strumentazione, per non parlare della gastroenterologia di fatto mai partita.

Veniamo tacciati di mutismo con rappresentanze di colore politico diverso dall’attuale amministrazione comunale e regionale, dimenticando che una delle manifestazioni più corpose fatte negli ultimi anni da parte del sindacato calabrese, è stata fatta quando alla guida della Regione Calabria vi era un governo di centrosinista, e da San Giovanni in Fiore sono partiti ben 4 pullman.

La Cgil ha sempre mantenuto la propria autonomia, ha sempre rivendicato la libertà di lottare per difendere i diritti dei lavoratori/trici, dei pensionati/e dei disoccupati, forse a chiedere alla politica era qualcuno che in quel periodo si trovava dall’altra parte della barricata.

Dispiace che la sindaca non riconosca che purtroppo la sanità in Calabria è in forte ritardo rispetto a tutte le altre regioni d’Italia, che la migrazione sanitaria aumenti sempre di più, e che nelle ultime tre legislature regionali abbiamo avuto tre governatori, ma solo due Commissari nominati dal Governo, ed erano Scopelliti e adesso Occhiuto, appartenenti allo stesso partito del sindaco.

Noi non siamo leoni da tastiera, e non abbiamo bisogno di eserciti di fotografi per immortalare il nostro operato, quotidianamente stiamo tra la gente, che ci racconta tante di tante difficoltà, tanti disagi riscontrati, dovute alle tante, troppe carenze.

Quanto suddetto era per chiarire alcuni accuse che ci sono sembrate ingiuste nei confronti del sindacato che ci onoriamo di rappresentare, tuttavia riteniamo che su un tema cosi delicato non debbano esserci divisioni, per tanto invitiamo tutti i cittadini/e e anche chi democraticamente li rappresenta, come massima carica istituzionale, a partecipare al sit-in di giorno 30, insieme si può, insieme si deve, per una sanità forte per una sanità pubblica»