AMANTEA (Cs) – Da quando è sindaco Vincenzo Pellegrino, il comune di Amantea si sta distinguendo in “primati” che saranno certamente ricordati da tutta la Comunità.
L’ultimo provvedimento “interessante” è del 16 ottobre 2024, alcuni giorni addietro dunque, e vedono il primo cittadino decretare la costituzione dell’ufficio disciplinare. Un provvedimento dettato dalla necessità “avviare il relativo procedimento disciplinare a carico di un dipendente”.
Premesso che “agli articoli 55 e seguenti del decreto legislativo 30 marzo 2001, n.165, come notificati o introdotti dagli articoli 69 e 69 del decreto legislativo 27 ottobre 2009, numero 150, e dal decreto leegislativo 25 maggio 2017, numero 75, disciplinano il procedimento disciplinare applicabile anche nell’ambito del Comparto Enti locali”.
Va evidenziato, che all’Updci “è attribuita la competenza per tutti i procedimenti nei confronti del personale dipendente del comune di Amantea, inerenti a fatti punibili con sanzioni più gravi del rimprovero verbale ( ovvero tutti i fatti punibili con sanzioni comprese tra il rimprovero scritto ed il licenziamento senza preavviso)”.
Dato atto che “all’articolo 2 del regolamento sul funzionamento ufficio procedimenti disciplinari e contenzioso del lavoro, approvato con delibera di giunta numero 38 del 7 marzo 2018, viene disciplinata la composizione collegiale dell’ufficio in questione e la composizione dell’ufficio in caso di incompatibilità dei componenti”-
In virtù i ciò, e per come riportato nel documento, “in attuazione della normativa richiamata e in considerazione della struttura dell’Ente, di costituire l’ufficio procedimenti disciplinari e del contenzioso del lavoro in composizione collegiale, stabilendolo in numero tre componenti”, fanno parte dello stesso: Filomena Bafaro, funzionario del comune di San Giovanni in Fiore, con funzione di presidente; Alessandro Martire, funzionario del comune di San Giovanni in Fiore, componente; Maria Rachelina Abbruzzino, funzionario del comune di Fuscaldo, componente; e Francesco Costabile, comandante dei vigili del comune di Santa Maria del Cedro, segretario.
Insomma, tale documento sta suscitando non poche polemiche all’interno degli uffici dell’Ente locale, ed è facilmente comprensibile anche il motivo.
Certo è, che l’amministrazione Pellegrino ha posto bene i paletti sul fatto che non ammette “sgarri”. Va ricordato, infatti, che altri procedimenti giudiziari sono stati avviati nei confronti di politici e non che hanno “criticato” sui social e in piazza l’operato della maggioranza in carica.
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