REGGIO CALABRIA – Stamattina, presso la Sala Calipari della Questura di Reggio Calabria, alla presenza del Questore Salvatore La Rosa, della presidente della Fondazione Scopelliti, Rosanna Scopelliti, del Vice Sindaco della Città Metropolitana Carmelo Versace, del Presidente della Confcommercio di Reggio Calabria, Lorenzo Labate e della consigliera metropolitana di parità, Paola Carbone, è stato presentato il progetto promosso dalla Fondazione Scopelliti contro la violenza di genere denominato “C’è Angela?”, mutuato dall’iniziativa “Ask for Angela” avviata a Londra e già attivo con successo in altre città italiane.
L’iniziativa è volta a prevenire episodi di violenza in ogni sua forma, molestie e abusi con gli operatori commerciali che, adeguatamente formati, diventano protagonisti attivi di un’opera di sensibilizzazione e contrasto alla violenza, interrompendo, col loro intervento, una situazione di possibile pericolo o disagio.
I locali aderenti saranno contrassegnati da un logo all’ingresso, presentato oggi alla stampa, per aiutare chiunque si trovi in una situazione di pericolo.
Nell’ambito di tale progetto è stato firmato oggi un protocollo d’intesa che coinvolge, oltre alla citata Fondazione, la Questura di Reggio Calabria, la Città Metropolitana e la Confcommercio reggina, parti consapevoli che tale progetto porti ad una misura concreta per fare prevenzione ed essere di supporto a tante donne vittime di violenza fisica e psicologica che hanno paura di denunciare ed a giovani e soggetti che vivono in situazioni di necessità.
Tale protocollo vede l’impegno della Fondazione Scopelliti a prestare, in forma gratuita, le proprie competenze di settore allo scopo di sostenere le vittime e i loro familiari, mentre la Confcommercio di Reggio Calabria fornirà ai commercianti l’opportuna preparazione in merito al servizio, con l’obiettivo di coinvolgere il maggior numero di attività commerciali e della ristorazione.
La città Metropolitana di Reggio Calabria diffonderà, in tutti i territori della provincia l’iniziativa, attraverso la promozione di incontri di approfondimento sul tema per sensibilizzare al meglio l’opinione pubblica.
Alla Questura di Reggio Calabria è stato affidato il compito formare le attività commerciali aderenti al progetto e di svolgere un’attività di prevenzione nell’ambito della violenza di genere, bullismo e cyberbullismo.
Progetto “C’è Angela?”, Versace: «Aiutare le vittime di violenza e creare coscienza civile»
Il vicesindaco metropolitano firma il protocollo d’intesa con Questura, Fondazione “Scopelliti” e Confcommercio: «Sinergia fondamentale per contribuire a diffondere una cultura diversa».
La Consigliera di Parità, Paola Carbone: «Cominceremo dalle scuole per far conoscere e diffondere l’idea»
«Da oggi – ha spiegato Versace – le cittadine ed i cittadini che avvertono un pericolo imminente per la loro incolumità, sapranno di poter trovare un rifugio ed un supporto sicuro nei commercianti che esporranno il logo del progetto sulle vetrine dei loro negozi.
Basterà dire “C’è Angela?” e, forti di una formazione specifica assicurata dal personale della Polizia di Stato, gli esercenti attiveranno le procedure necessarie a prevenire qualsiasi episodio di violenza, molestia o abuso».
«Anche in questo caso – ha continuato il vicesindaco – la sinergia istituzionale è indice di buone prassi. L’obiettivo più importante, oltre ovviamente alla salvaguardia dei più deboli, è quello di creare coscienza civile nella comunità rispetto a fenomeni che possono apparire lontani se non vissuti in prima persona.
Dunque, bisogna instillare maggiore consapevolezza nei cittadini e contribuire a diffondere una cultura diversa capace di incidere nella quotidianità delle persone. Il mio ringraziamento non può che andare al signor Questore, alla Fondazione “Scopelliti” ed a Confcommercio per un impegno civico e civile che va oltre la firma del protocollo d’intesa».
Per la Consigliera metropolitana di parità, Paola Carbone, il progetto, che muove i suoi passi da esperienze consolidate e vincenti in Gran Bretagna ed in altre città italiane, deve «radicarsi in ogni angolo del territorio, dal centro alle periferie più estreme».
«E’ fondamentale la sua conoscenza e diffusione», ha specificato Carbone rimarcando come «l’Ufficio della Consigliera di Parità della Città Metropolitana, già a partire dal prossimo 25 novembre, presenterà l’iniziativa alle scuole che fanno parte del progetto Civitas».
«L’Idea – ha proseguito – è quella di immaginare una realtà nella quale, attraverso questo segnale, qualunque cittadino o cittadina che pensa di trovarsi in situazioni di pericolo, sappia di poter trovare, sempre, un primo luogo di conforto».
«Insieme a Confcommercio, alla Città Metropolitana ed alla Questura – ha, quindi, aggiunto Rosanna Scopelliti – cerchiamo di mettere a disposizione un metodo di denuncia ed una richiesta di supporto che può servire, nel più totale anonimato, ad attivare un meccanismo di tutela anche per chi, magari, ha problemi nel rivolgersi direttamente alle forze dell’ordine».
«Pure un negozio – ha concluso – può diventare un concreto e reale aiuto di prossimità. I commercianti, infatti, verranno istruiti dal personale della
Polizia di Stato per rispondere ai bisogni ed alle necessità delle persone in difficoltà».