FIUMEFREDDO BRUZIO (Cs) – E’ nata a Fiumefreddo Bruzio la piccola biblioteca diffusa: il primo libro inserito ufficialmente all’interno della struttura è quello della Costituzione italiana.
«Sono entusiasta che la piccola biblioteca diffusa di Fiumefreddo abbia finalmente visto la luce. Si tratta di un’idea che con il mio amico/compaesano Denis Cassiere, talentuoso cantautore attualmente in tour in Germania e Repubblica Ceca abbiamo concepito oltre un anno fa e che adesso finalmente vede compimento.
L’obiettivo dell’iniziativa è quello di incentivare la crescita culturale dei cittadini, rafforzare la loro coscienza civile ed avvicinare le nuove generazioni alla letteratura ed alla cultura».
Queste le considerazioni dell’avvocato Francesco Colonnese che nel luglio 2023 da Consigliere Comunale di minoranza propose l’iniziativa nel corso dell’adunanza pubblica.
Colonnese ci tiene però a specificare l’appoggio unanime all’iniziativa: «Quella della biblioteca diffusa è un’iniziativa che l’allora gruppo di minoranza LiberaMente presentò sotto forma di mozione congiuntamente con il gruppo di maggioranza.
La mozione venne presentata a firma oltre che dal sottoscritto anche dal consigliere Carmine Bruno per poi venire approvata all’unanimità in Consiglio. Questo mi riempie di particolare orgoglio perché ahimè non ho ricordi in epoca recente di altre proposte delle minoranze approvate in consiglio all’unanimità che abbiano poi avuto effettivamente seguito.
Anzi colgo l’occasione per ringraziare in primis il consigliere Vincenzo Iorio Gnisci per essersi speso in prima persona in queste settimane nella realizzazione dell’iniziativa.
Senza il suo ingresso nell’Amministrazione comunale probabilmente la biblioteca diffusa non sarebbe mai stata realizzata ed oggi staremmo parlando di altro, insieme a lui ringrazio anche la consigliera Giorgia Caputo per aver contribuito e preso a cuore il progetto».
Colonnese entra poi nel dettaglio «con questa proposta io e Denis in realtà non abbiamo dovuto inventare nulla, semplicemente abbiamo preso spunto da altre comunità virtuose che in Italia ed Europa sono già abituate a questo tipo di attività.
La biblioteca diffusa consiste nella semplice collocazione in più aree del comune di piccole casette di libri dove avviare un servizio spontaneo di book crossing ovvero scambio di libri.
Ogni cittadino o ospite di Fiumefreddo potrà consultare/prendere un libro per poi decidere liberamente di depositare a sua volta nella casetta uno o più libri. Ovviamente non si tratta di regole scritte con il fuoco, ci sarà elasticità in tal senso, l’importante è che lo scambio di libri rimanga sempre attivo ed in buona salute.
Ci piace pensare che i cittadini più che andare a depositare libri mai letti per disfarsene al contrario decideranno di condividere proprio quei libri che per loro rappresentino qualcosa di profondo, dei testi che li abbiano colpiti.
Fondamentale in questo senso è stato anche il contributo della biblioteca Roberta Lanzino di Paola, quindi ringrazio sentitamente la curatrice Rovenza Iusi per aver offerto una parte di libri già collocati nelle casette. Si tratta di una piccola partnership che ci fa essere ottimisti per il futuro».
Gli ideatori fanno sapere che al momento sono state istallate sul territorio le prime due casette dei libri in località Stazione e località Campo, ma hanno ricevuto rassicurazioni dagli amministratori sul fatto che quanto prima verranno istallate altre casette in altre località del territorio.
Aggiunge l’avvocato Colonnese: «Il primo testo inserito nelle due casette dei libri è la costituzione italiana. A mio avviso l’opera più bella di tutte.
Nel regolamento della piccola biblioteca diffusa abbiamo inoltre stabilito che tutti gli scrittori amici di Fiumefreddo ogni volta che verranno in paese a presentare il loro ultimo lavoro omaggeranno la cittadinanza andando a depositare una copia del libro proprio nelle casette, sono gesti dal valore simbolico me ne rendo conto, ma fanno comprendere il senso dell’iniziativa».
Conclude Colonnese: «Queste iniziative mi auguro ci aiutino a capire che ognuno di noi può dare il proprio contributo alla comunità, anche i fuorisede. Sono convinto che in una piccola comunità come Fiumefreddo gli steccati in fondo esistano solo nella nostra mente, proprio per questo nelle prossime settimane mi impegnerò più che in passato insieme ad altri amici per altri sfidanti progetti: il primo su tutti l’individuazione di un luogo di aggregazione per i meno giovani, una sala culturale in cui naturalmente risulterà fondamentale l’apporto dei più giovani».