COSENZA – “Raccolgo e condivido l’appello del presidente Klaus Algieri che ha reso noti i dati di un’indagine di Confcommercio relativi al fenomeno dell’usura e del racket. Sono dati allarmanti che hanno assunto negli anni le dimensioni di una vera e propria emergenza sociale“.
E’ quanto afferma il presidente della commissione consiliare regionale Contro il fenomeno della ‘ndrangheta, della corruzione e dell’illegalità diffusa, Pietro Molinaro.
“Da presidente della commissione consiliare contro il fenomeno della ‘ndrangheta, della corruzione e dell’illegalità diffusa, che in base alla legge si occupa anche di usura e racket – spiega il consigliere regionale – non mi voglio limitare solo ad analizzarli“.
E ancora: “In questi giorni, proprio rendendomi conto della vastità del fenomeno, sto incontrando le Fondazioni antiusura e le Associazioni antiracket della Calabria, per avere da loro, che svolgono un grande lavoro di prevenzione e aiuto, utili suggerimenti per modificare la legge istitutiva della Commissione per renderla più incisiva e far sentire la vicinanza fattiva delle Istituzioni al disagio delle persone, famiglie e imprenditori”.
Pietro Molinaro aggiunge: “Chi è strangolato dai debiti non è libero, non è libero chi è costretto a subire tempi infiniti in attesa della concessione di un finanziamento o per la ristrutturazione di un mutuo così come non è libero chi cerca una soluzione perché non ha più accesso al credito bancario. Non è sicuramente possibile che, approfittando di situazioni di difficoltà economiche in cui versano le piccole e medie imprese queste devono ricorrere a linee di credito non convenzionali per poi alla fine essere strangolate e di fatto si immette nell’economia legale, economia illegale”.
Molinaro conclude: “Fin d’ora mi rendo disponibile nei confronti del Presidente Algieri e della Confcommercio per contribuire a far operare le imprese con maggiore sicurezza individuando strumenti rapidi ed efficaci“.