MENDICINO (CS) – «Giornata piena ed emozionante quella di sabato 23 per Mendicino, la rassegna “Statt’ a sente” riscuote sempre più successo e attira tanti cittadini che si riversano nello storico Bar da Franco, un luogo accogliente, soprattutto viste le rigide temperature di sabato mattina».

E’ quanto fa sapere l’associazione Prometeus, organizzatrice dell’evento.

«Ad intiepidire la mattinata – si legge ancora nella nota stampa – ha contribuito la dirigente scolastica dell’istituto comprensivo di Mendicino, Assunta Morrone che con aneddoti, riflessioni e spirito arguto ha offerto punti di vista nuovi sul mondo scolastico. Insieme a lei si è aperta una finestra sui cambiamenti, e sulle opportunità che oggi offre l’istituto».

Ma più che una finestra, «oggi la scuola sta spalancando un enorme portone ai suoi alunni, verso ciò che è il mondo, permettendo di viaggiare e toccare con mano realtà diverse, come la Normandia, che nel 2022 ha ospitato ben 50 giovani alunni Mendicinesi».

La scuola «non è mai nemica dei nostri giovani, ma bensì alleata preziosa per il loro futuro, è un’opera architettonica vasta che si basa su pilastri solidi, leali e imparziali, ed uno di questi pilastri è proprio la dirigente, che in alcune circostanze ha visto svalutare la sua figura in quanto donna come racconta durante l’intervista, e proprio a ridosso del 25 novembre è ancora più vergognosa questa mentalità patriarcale».

Si chiude l’intervista «con una riflessione sul rapporto fra comunità scolastica e comunità mendicinese, che con alti e bassi ha sempre risposto alle richieste della scuola, ricordando sempre che c’è ovunque un margine di miglioramento».

Nel pomeriggio, invece «si è svolto il torneo di carte in memoria di un personaggio amato da tutti a Mendicino, il signor Domenico Santelli che tutti conoscevano con il nome di Micuzzo, persona pura e sempre disponibile, a primo impatto poteva sembrare un po’ chiuso e di poche parole, ma era capace di aprire il suo animo a tutti, senza distinzione, si è sempre speso per la comunità e per i suoi figli. Figli che portano avanti i suoi valori e che si sono commossi durante l’evento, insieme a nipoti e pronipoti, tutti presenti durante lo svolgimento e che hanno preso parte attivamente».

Molti i partecipanti al torneo, «tutte persone vicine a Micuzzo con cui hanno condiviso momenti profondi e momenti di spensieratezza, la stessa che si respirava nei locali di Massimo Aiello dove si è svolto il torneo, e proprio come avviene alla fine di una vita, anche qui alla fine della serata l’emozione dilagava, la voce incrinata dai ricordi, della nipote Paola che ha voluto ricordare suo nonno, ha toccato il cuore di tutti, e tutti se lo immaginavano in qualche angolo ad annuire con quel suo mezzo sorriso. La premiazione è stata fatta dai figli, con un primo premio che ricordava la sua genuinità, successivamente l’associazione “I Bretti” ha voluto omaggiare la famiglia con una targa a ricordo della sua grande persona».

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