Gli arrestati all'atto dell'operazione "Crisalide 3"

Processo “Crisalide 3”, regge in Appello l’impianto accusatorio a carico dei 39 imputati coinvolti nell’inchiesta della  Dda di Catanzaro, eseguita il 13 settembre del 2020, contro sodali e affiliati alla cosca Cerra- Torcasio- Gualtieri di Lamezia.

Un’inchiesta che punta a far luce sulle nuove leve pronte a continuare gli affari dei boss in carcere e impegnate in attività estorsive e intimidatorie perpetrate contro commercianti e imprenditori, anche attraverso l’utilizzo di minorenni. La Corte di appello di Catanzaro, ha inflitto 38 condanne agli imputati accusati a vario titolo di associazione a delinquere di stampo mafioso finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, al possesso illegale di armi ed esplosivi, all’estorsione, al danneggiamento aggravato e alla rapina, riformando in parte il verdetto emesso dal gup di Catanzaro   il 26 maggio 2021.

In particolare i giudici hanno rideterminato le pene nei confronti di: Salvatore Fiorino,  condannato a 8 anni e 2 mesi di reclusione (in primo grado 8 anni e 4 mesi di reclusione); Saverio Torcasio, 8 anni e sei mesi di reclusione (in primo grado 6 anni, 2 mesi e 24.200 euro di multa); Rosario Franceschi, 7 anni, 11 mesi, 20 giorni di reclusione e 24.525mila euro (8 anni, 3 mesi, 20 giorni, 24.600 euro di multa); Antonio Saladino,  13 anni, 11 mesi e 50 euro di ammenda (in primo grado 12 anni e 80mila euro di multa);  Davide Belville, 10 anni di reclusione (in primo grado 8 anni di reclusione) ; Pasquale Caligiuri, 10 anni, 6 mesi e 10 giorni di reclusione (in primo grado 7 anni, 6 mesi e 27.100 euro di multa); Domenico De Rito, 9 anni e 3 mesi di reclusione, (in primo grado 8 mesi e 4mila euro di multa); Morrison Alessio Gagliardi, 11 anni, 7 mesi e 10 giorni (in primo grado  3 anni, 6 mesi e 5.600 euro di multa; Massimo Gualtieri, 8 anni, 7 mesi e 10 giorni (in primo grado 3 anni, 6 mesi e 5.600 euro di multa);  Antonio Paola, 8 anni, 10 mesi, 10 giorni di reclusione (in primo grado   7 anni e 24.600 di multa);  Teresa Torcasio, 10 anni, 2 mesi e 20 giorni di reclusione (in primo grado 2 anni, 2 mesi e 5.400 euro di multa).

Confermata la sentenza di primo grado nei confronti di: Salvatore D’Agostino, 2 anni e 4.200 euro di multa; Giuseppe Costanzo, 4 anni e 20mila euro di multa; Antonio Gullo, 3 anni e 6.200 euro di multa; Piero De Sarro, 8 anni e 8 mesi di reclusione;  Antonio Grande, 9 anni di reclusione;  Alessandro Trovato, 4 anni, 2 mesi 6.100 euro di multa; Nicholas Izzo, 8 anni e 4 mesi di reclusione; Pasquale Cerra, 1 anno di reclusione, 600 euro di multa; Antonio Paradiso, 1 anno, 4 mesi di reclusione e 800 euro di multa; Ottorino Rainieri, 3 anni, 6 mesi, 20 giorni e 2mila euro di multa; Cristian Greco, 9 anni e 4 mesi di reclusione; Giovanni Torcasio, 1 anno di reclusione e 600euro di multa e Giuseppe Galluzzi, 8 anni di reclusione. Per Nicola Gualtieri,  che in primo grado aveva incassato 1 anno e 600 euro di multa, la Corte di appello ha sentenziato il non doversi procedere per intervenuta morte del reo.

E, infine, è stata rideterminata la pena per: Antonio Franceschi, a 5 anni, 10mesi e 26mila euro di multa (il pm  7 anni, 2 mesi e 24.600 di multa); di  Francesco Gigliotti, 7 anni e 10 mesi di reclusione (in primo grado 12 anni di reclusione); Antonio La Polla, 1 anno e 4 mesi di reclusione (in primo grado  2 anni e 6mila euro di multa); Antonio Miceli, 11 anni di reclusione e 66mila euro di multa (in primo grado 14 anni di reclusione e 100mila euro di multa);  Carlo Sacco, 1 anno, 6 mesi e 4mila euro di multa (in primo grado  2 anni, 2 mesi e 6mila euro di multa ); Filippo Sacco, 1 anno, 6 mesi e 4mila euro di multa (in primo grado  2 anni, 2 mesi e 6mila euro di multa; Luigi Vincenzini, 7 anni e 8 mesi di reclusione (in primo grado 10 anni e 2 mesi di reclusione);